Langella, FdS: Fiom, una prova di serietà. Ora si vada subito allo sciopero generale
Venerdi 28 Gennaio 2011 alle 19:40 | 0 commenti
Giorgio Langella, PdCI, FdS - Sciopero dei metalmeccanici promosso dalla FIOM. Una prova di serietà per un lavoro migliore. Adesso si vada subito allo sciopero generale.
Oggi i lavoratori metalmeccanici hanno aderito allo sciopero indetto dalla FIOM dimostrando di essere la vera classe dirigente.
Il messaggio che hanno dato è chiaro: i lavoratori non intendono accettare le imposizioni di un capitalismo cialtrone, di padroni speculatori, di chi delocalizza in nome del profitto, di chi fa a pezzi la Costituzione, di un governo che, invece di affrontare i veri problemi del paese, si rinchiude nella penosa difesa ad oltranza di un presidente del consiglio sommerso da scandali imbarazzanti.Â
Sono scesi in piazza a migliaia in tutta Italia. Le percentuali di adesione allo sciopero sono state altissime. E non solo nelle grandi metropoli. A Padova piazza Insurrezione era piena, in piazza a Termini Imerese erano in 8.000, a Cassino in 7.000 (il 65% degli operai ha scioperato), alle meccaniche di Mirafiori hanno scioperato quasi tutti (80%), in Sicilia hanno scioperato quasi il 90%, in Lombardia la media è stata del 75%. Adesioni e numeri da sciopero confederale, ben più alti del consenso che ha la sola FIOM. A fianco dei lavoratori metalmeccanici sono scesi in piazza gli studenti e i docenti, le forze politiche di sinistra (comunisti in testa) che non siedono in Parlamento "grazie" anche a una legge elettorale pessima e a quel "voto utile" centro della campagna elettorale di un PD oggi assente e impegnato in tristi questioni (basta pensare alle primarie di Napoli e alle indagini sui rifiuti che investono Bassolino) e in una crisi ideale e politica molto preoccupante.
Mentre i lavoratori sacrificavano parte del loro salario per scioperare e manifestare in piazza, il vicepresidente di Confindustria Alberto Bombassei (che ha partecipato questa mattina alla presentazione della F150, l'ultima nata in casa Ferrari per il GP) dichiarava: "Lo sciopero dei metalmeccanici indetto oggi Fiom non è democratico".
Una strana concezione della democrazia. Bombassei forse non sa (o non vuole sapere) che scioperare è un diritto democratico sancito dalla Costituzione nata dalla Resistenza. Ma, forse, per Bombassei c'è democrazia solo quando il padrone è libero di imporre le proprie decisioni a sindacati compiacenti che le accettano, silenziosi e servili. La democrazia, invece, è anche conflitto, possibilità di manifestare le proprie idee. Bombassei si deve rassegnare.
Alle richieste dei lavoratori che pretendono una politica di sviluppo seria, maggiore occupazione, migliori salari e un futuro degno di questo nome, i partiti di governo hanno risposto già ieri. Infatti, manifesteranno anche loro il prossimo 13 febbraio. Per il lavoro? Per maggiori diritti? No di certo. Hanno promosso una manifestazione contro la Magistratura, in difesa del loro "sovrano" Berlusconi, un vecchio satrapo che intende continuare a comandare il nostro paese nonostante gli scandali avvilenti e la manifesta incapacità di affrontare qualsiasi problema che non sia la propria impunità .
I lavoratori, oggi, hanno affermato che è necessario avere un governo serio, capace di invertire la rotta, di progettare un nuovo modello di sviluppo, di rimettere il lavoro e i lavoratori al centro dell'azione politica. Non si può più attendere. La decadente "corte" di Berlusconi deve essere cacciata. Si vada subito allo sciopero generale.
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