Langella:corte di B. unita su Ruby e Mubarak. "Loro le chiamano così ... Leggerezze"
Sabato 26 Febbraio 2011 alle 02:43 | 0 commenti
Giorgio Langella, FdS - Il nostro "grandioso" presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, ha dichiarato venerdì riferendosi al "caso Ruby": "Sarei venuto meno ai miei doveri se non avessi chiamato quella sera in questura a Milano". Ma quali sono i doveri di un presidente del consiglio secondo Berlusconi? Ce li spieghi perché, evidentemente, fino ad oggi abbiamo equivocato. Avevamo sempre creduto che un "premier" dovesse governare il paese, aiutare a risolvere i problemi della nazione, trovare la maniera per uscire dalla crisi ...
Invece apprendiamo che i doveri di Berlusconi sono diversi.
Telefonare alla questura di Milano per affidare una ragazza minorenne al consigliere regionale Nicole Minetti (che poi, a quanto è dato sapere, se ne è disinteressata) è una priorità assoluta di chi è a capo del governo. E non ci si venga a raccontare che Berlusconi credeva che Ruby fosse veramente la nipote di Mubarak. Se fosse vero saremmo governati da un ingenuo e pericoloso credulone.
Ma la cosa più indecente è che tutta la sua corte (difficile ormai chiamarla "governo" o "maggioranza") gli dà assoluta fiducia. Non esiste una voce dissonante, tutti a difendere il "sovrano", a giustificare le sue "leggerezze" (loro le chiamano così).
Anche questa è "la questione morale".
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