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La verità sulla casa di Montecarlo: show di Renato Ellero per il libro su affaire Fini Tulliani

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 20 Novembre 2010 alle 23:59 | 0 commenti

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Renato Ellero, senatore della Repubblica dal 94 al 96 (periodo in cui fu anche membro della Commissione Affari Costituzionali e della Commissione Antimafia), avvocato cassazionista (penalista), professore di diritto penale del lavoro all'Università di Padova e di diritto giornalistico all'istituto Rezzara, dopo tante pubblicazioni giuridiche, si è cimentato nella scrittura di un libro di inchiesta (foto VicenzaPiù, qui il video con lo show di Renato Ellero: Grillo, Sgarbi, Porro, Telese, Costamagna, le prime vittime della sua arte del polemizzare).

Una ricostruzione attenta e acuta di quella che negli ultimi mesi è stata una vicenda mediatica che ha inciso anche sullo scontro politico; anzi, è la tesi sottostante al volume, che dallo sconto politico è nata.

Complice l'affaire Fini-Tulliani per la casa di Montecarlo, di cui un suo cliente è stato da lui dichiarato come il vero proprietario scatenando media, ipotesi e supposizioni, è nato dalla "La verità sulla casa di Montecarlo.Dal caso Fini-Tulliani a Santa Lùcia, fino ad Antigua", EdizioniAnordest.

La sala gremita per libro di Ellero (foto VicenzaPiù)Ed un talk show dal vivo e spettacolare è diventata la presentazione da Galla Caffè delle 156 pagine curate da Marco Milioni, giornalista freelance, per anni firma fissa de Il Gazzettino per la cronaca politica e amministrativa di Vicenza e provincia, dal 2007 autore de LaSberla.net, un newsblog tra i più seguiti del Vicentino, e curatore delle inchieste per il periodico VicenzaPiù e per la testata online VicenzaPiu.com e le sue collegate.
Alla presenza dell'editore Tricarico, che nella sua premessa ha parlato di forti pressioni, non solo giornalistiche, su lui stesso perché rivelasse il nome del cliente di Ellero, e di un pubblico che ha reso insufficiente la sala dell'incontro, Ellero ha raccontato non solo i retroscena del libro, ma, dall'alto dei suoi 66 anni di ‘esperienza' anche stralci della sua vita professionale e politica. Spaziando da Silvio Berlusconi ("è un politico che mette al centro di tutto gi interessi delle sue aziende, per tutelare la quali è pronto a tutto, e che non è leale, così come ho provato di persona quando ha tradito i suoi impegni con i miei colleghi di partito) a Gianfranco Fini ("anche lui è un politico, ma anche se, come molti, fa anche i suoi interessi, antepone di gran lunga la politica e il senso dello Stato al resto, è lineare e con me è sempre stato leale"). Da Giulio Tremonti, sulle cui qualità politiche e professionali è stato molto sferzante, fino a Umberto Bossi ("sono nato democristiano, altro livello quei politici, rubavano anche loro ma avevano il senso delle Istituzioni e hanno fatto l'Italia; poi ho abbracciato il progetto leghista, a quell'epoca innovativo. Umberto Bossi l'ho potuto ‘sopportare' solo io, poi ho lasciato la Lega quando ha cominciato farsi coinvolgere dal gusto del potere. E poi un ministro della Repubblica come è Bossi non può permettersi il suo linguaggio e i suoi gesti, tollerabili solo per un giovane studente!")
Raccontare le oltre 2 ore di riflessioni di Ellero e di risposte alle incessanti e stuzzicanti domande del pubblico è, praticamente, opera da ... Ellero. Peccato per chi non c'era. Ma gli assenti potranno rifarsi leggendo il libro, che, stando al suo editore, ha già venduto migliaia di copie solo nella fase di prenotazione, e vedendo alcuni dei passaggi in video che da oggi in più ‘puntate' vi presentiamo.

Perchè tutto Ellero è, fuorchè sintetico nel suo raccontare e nel suo raccontarsi, comunque avvincente, sferzante e mai noioso, quasi da consumato uomo di spettacolo.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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