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La Tav: soldi a Lecco e requiem per Vicenza

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Domenica 1 Agosto 2010 alle 10:53 | 0 commenti

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Per l'Alta Velocità ferroviaria a Vicenza (la famosa Tav) l'ultima "novità" arriva dalla cosiddetta "ricognizione" del 2 luglio della commissione infrastrutture della Camera sul collegamento veloce Verona-Padova: "Allo stato attuale - la conclusione, riportata anche dal GdV - sono sospese le attività inerenti lo sviluppo progettuale e realizzativo dell'opera".

I soldi, anche quelli del solo progetto della Tav tra Verona e Padova, non ci sono più essendo stati assegnati, non al solito sud, ma al Nord Ovest, con estremo disappunto di Rodolfo Mariotto, delegato per le Infrastrutture di Confindustria Vicenza, che polemizza: "Fino all'anno scorso l'amministratore delegato di Fs Mauro Moretti veniva in Veneto a dire che le risorse non ci sono e contemporaneamente andava al Sud a spiegare che la Napoli-Bari era la priorità. Adesso, invece, i finanziamenti sono stati spostati al Nord, sì, ma a Nord Ovest, ... alla "linea Lecco-Como che è notoriamente... più importante del collegamento con il Nordest che è il motore del Paese...".
E contro lo strapotere lombardo Mariotto aggiunge: "Faremo tutto ciò che è nel nostro potere affinché il finanziamento del progetto Tav sia mantenuto nel contratto di servizio tra ministero delle Infrastrutture e Rete ferroviaria italiana (Rfi)"
Forse Vicenza non sa fare lobby, con enti e categorie a lavorare insieme con loro i politici. Anche al Sud i parlamentari superano le loro divisioni partitiche per gli interessi locali. Eppure il ‘vecchio' Veneto da Roma otteneva quel che voleva, come la Valdastico tra Vicenza e Piovene, nota ancora come Pirubi, in onore ai democristiani di un tempo, Piccoli-Rumor-Bisaglia.

Se al bianco della Dc si è sostituito il verde della Lega e se il Veneto può contare su ben tre ministri e una tanti parlamentari, quelli sembrano tempi andati. Ma se non tornano suonerà prima di quanto si immagini il requiem per Vicenza motore del nord est, a sua volta motore d'Italia, ma ora solo e sempre più terra ideale per basi che arrivano e aziende che fuggono.

Anche per la carenza di vie di comunicazione e di infrastrutture e non solo per bieco guadagno, c'è da dirlo e forte insieme a Confindustria, che non va lasciata sola!


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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