La rivolta degli infermieri corre su Facebook: Vicenza diventa caso nazionale
Martedi 7 Gennaio 2014 alle 16:56 | 0 commenti
Nursind di Vicenza - L’Ulss 6 Vicenza su una carenza di 50 infermieri è stata autorizzata dalla Regione ad assumerne 20, ma pervengono domande per sole 9 unità . Questo secondo quanto affermato dal capo del personale dell’Azienda sanitaria del capoluogo, Roberto Toniolo, alla stampa locale, a seguito delle notizie diffuse dal Nursind circa l’inoccupazione nel Vicentino di oltre 400 infermieri (qui il video di VicenzaPiùTv).
Appena postata nella pagina Facebook del Nursind, e condivisa da oltre 15mila contatti, la notizia gli infermieri reagiscono prendendo d’assalto il telefono diretto dell’Ufficio Concorsi, lo 0444.753479, dove ricevono una secca risposta:
“Non possiamo assumere per chiamata diretta, ma solo attraverso concorso pubblico e ad oggi non è stato pubblicato alcun bando. Le comunicazioni del direttore sono soltanto una risposta al sindacato Nursindâ€.
Secco il commento del segretario provinciale del Nursind Andrea Gregori:
“Le argomentazioni del capo del personale dell’Ulss 6 sono inaccettabili, tanto più che ha inoltrato i telegrammi a lavoratori di altre Ulss, in quanto in oltre un anno di attività a Vicenza (dal 1 gennaio 2013), non ha ancora pubblicato alcun bando di concorso, anzi ha lasciato a casa alcuni infermieri, tra cui emerge il caso del coordinamento trapiantiâ€.
Emerge chiaramente, pertanto, che l’Azienda sanitaria capoluogo non dispone di una propria lista di candidati ed è costretta a rivolgersi ad altre Ulss per individuare le professionalità di cui ha bisogno.
“I numeri forniti sono ridicoli – sottolinea il segretario Andrea Gregori – specie se consideriamo che a Firenze per un posto di infermieri si sono presentati 7mila candidati e ad ancora, sempre per un posto, si sono offerti 12mila soggetti. Il fatto è che Vicenza ha avuto a disposizione ben 11 mesi di tempo per bandire un concorso e non l’ha fatto, forse temendo l’eccessivo lavoro che ciò avrebbe comportatoâ€.
La questione ancora irrisolta, però, resta quella sindacale, mancando del tutto un referente che si occupi di ciò all’Ulss 6.
“Le relazioni sindacali sono del tutto inesistenti – conclude il segretario Andrea Gregori – e ciò è intollerabile in un’azienda della portata dell’Ulss 6 con ben 3600 dipendenti. Finché il direttore amministrativo e capo del personale si alza e se ne va dai tavoli di contrattazione senza fornire risposte sarà difficile risolvere i problemi esistenti ed ignoratiâ€.
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