Inchieste | Categorie: Politica, Banche

La Lega Nord dà la scalata all'Unicredit

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 23 Marzo 2010 alle 06:27 | 0 commenti

Fonte Affari & Finanza (La Repubblica)        

Riportiamo come base di dibattito e commento l'articolo pubblicato il 22 marzo su Affari & Finanza (Supplemento a La Repubblica) a firma Alberto Statera

Unicredit e l'a.d. Alessandro ProfumoScalata padana a Unicredit
le Fondazioni bancarie stringono il cerchio al Nord

di Alberto Statera
Antico ricordo la Credieuronord, la banchetta truffaldina di Bossi fallita e salvata dai furbetti del quartierino di Gian Piero Fiorani, la Lega Nord punta ora molto più in su, verso la padanizzazione nell'Alta Banca. Ne sa qualcosa Alessandro Profumo, A.d. di Unicredit, che dal ruolo di "Mister Arrogance" o di "Alessandro il Grande" - Plutarco ci perdoni - è precipitato a quello di ostaggio non solo degli azionisti ostili al suo progetto di Bancone, ma anche delle orde padane.
Tra i nuovi avversari del banchiere genovese che dichiarò di votare centrosinistra, spicca per aggressività Luca Zaia, prossimo governatore del Veneto e primo presidente regionale leghista della storia, che della sua regione farà il laboratorio della secessione, ciò che probabilmente accelererà l'implosione del Pdl berlusconiano, che sarà colà ridotto a secondo o addirittura terzo partito dopo Lega e Pd. Il ministro in carica dell'Agricoltura, che la Confagricoltura critica considerandolo poco più che un bluff mediatico, ha sparato a zero su Profumo, reo di essersi schierato a favore della candidatura di Roma e non di Venezia per le Olimpiadi del 2020.

Credieuronord, la banca della Lega poi fallitaMa questa è una partitella di risulta.

Quella vera vede la Lega alla conquista di spazi nelle grandi banche nazionali. Gli uomini di Bossi hanno scoperto che, controllando il territorio attraverso gli enti locali, si accede dalla porta principale all'Alta Banca e all'Alta Finanza, quella che favorì mezzo secolo di dominio democristiano su questo paese. E ha cominciato ad addentare con determinazione l'osso dei "poteri forti" attraverso le Fondazioni bancarie in Veneto, ma anche in Piemonte, dove però le chances di Roberto Cota di vincere le regionali sono meno forti.
Cariverona, per dire, è primo socio di Unicredit con il 5% e decide a cascata fino a Mediobanca. Ben 22 consiglieri su una trentina sono nominati dagli enti territoriali, che sono quasi tutti in mani leghiste. Quattro ne nomina il sindaco di Verona Flavio Tosi, quello dello slogan "El leon che magna il teròn", uno il sindaco di Legnago Roberto Rettondini, un altro il presidente della provincia di Vicenza Attilio Schneck, uno Gianvittore Vaccari, sindaco di Feltre. Altri sono espressione della Camere di Commercio che, con Zaia governatore, non sfuggiranno alla perfetta tecnica lottizzatoria leghista. Cosicchè più della metà degli uomini al vertice della fondazione veronese risponderà al governatore leghista.
La caccia padana è aperta anche contro il presidente di Cassamarca, l'antico democristiano Dino De Poli con simpatie di centrosinistra, assediato nella roccaforte verde di Treviso.
Alessandro il Grande così non ha più di fronte soltanto gli azionisti riottosi e Geronzi, Letta, Berlusconi, ma anche Bossi, che aspira ormai a diventare il "primo azionista" di Piazza Cordusio. La partita finanziaria del Senatùr, che si è già insediato nella Popolare di Milano con la complicità di quel vecchio praticone che è il nuovo presidente Massimo Ponzellini, punta ora, con Zaia, primo governatore leghista della storia, alla secessione padana anche per via bancaria.

 

Alberto Statera


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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