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La crisi del lavoro continua a mordere il Vicentino

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 21 Ottobre 2011 alle 21:29 | 0 commenti

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Giorgio Langella, PdCI, FdS - In provincia di Vicenza, da gennaio a settembre dell'anno in corso, sono stati messi in mobilità 5.144 lavoratori. Nello stesso periodo del 2010 furono 5.020 i lavoratori inseriti nelle liste di mobilità. A dispetto della ripresa annunciata in agosto, i lavoratori continuano a pagare la crisi. Perdono il lavoro e la loro vita diventa sempre più precaria. Il futuro diventa sempre più incerto.

Questo succede mentre si leggono ogni giorno le notizie di grandi evasioni fiscali, di delocalizzazioni, di padroni che pretendono dai lavoratori sempre maggiori sacrifici, di perdita di diritti, aumento della precarietà, diminuzione dei salari ... un vortice che costringe lavoratori e pensionati a una sempre maggiore povertà e lascia intatte le grandi ricchezze.

Il governo non fa niente per riportare e mantenere il lavoro in Italia. L'opposizione in parlamento sembra non esistere.
E' molto attenta alle alchimie istituzionali e alla definizione del "leader" (con le primarie) piuttosto che alla costruzione di un progetto di sviluppo alternativo all'attuale.
Intanto i licenziamenti (perché la mobilità significa perdere il lavoro) aumentano. I cittadini onesti sono sempre più poveri (di denaro e di lavoro), mentre lorsignori diventano sempre più ricchi. Il contrario di quello che dovrebbe essere una società giusta.
Alle forze politiche del centro-sinistra vicentino chiediamo di fare qualcosa. Per uscire dalla crisi senza penalizzare chi lavora c'è bisogno di sostanza e di proposte per riportare e mantenere il lavoro nel nostro territorio.
Le diatribe sulle ipotetiche alleanze, l'apparire a tutti i costi, i veti incrociati basati sul poco (o sul niente) non servono. E' tempo perso. Favoriscono chi vuol fare pagare la crisi ai lavoratori, ai giovani, ai pensionati.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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