La classifica dei parlamentari, Langella: peggio di Calearo solo Ghedini
Venerdi 8 Febbraio 2013 alle 23:29 | 1 commenti
Giorgio Langella, Segretario regionale di PdCI Fds per Rivoluzione Civile - Recentemente è stata resa nota la "produttività " dei parlamentari italiani. L'associazione Openpolis ha presentato un rapporto di valutazione dell'attività dei deputati e dei senatori che tiene conto di vari parametri. Una classifica interessante che evidenzia alcune "eccellenze". Orbene, in fondo alla classifica dei membri della Camera troviamo alcuni nomi noti anche dalle nostre parti.
Su 630 deputati, al 599° posto troviamo Massimo Calearo da Vicenza. L'avvocato Niccolò Ghedini, padovano, occupa, invece, il 617° posto. Un vero record.
Sono entrati in Parlamento grazie alla volontà di Veltroni e Berlusconi.
Calearo, che fu presidente della Confindustria vicentina e presidente di Federmeccanica, venne eletto (pardon,
nominato) in quota PD. Per "arginare" la destra, si disse. E fu chiesto il "voto utile". Presto Calearo passò ad altri partiti, divenne "responsabile" e salvò, con Scilipoti e altri, il governo presieduto da Berlusconi del quale divenne "consigliere personale" per il commercio estero.
Ghedini, invece, è l'avvocato di Berlusconi. È considerato il padre di molte delle leggi fatte su misura per il suo assistito come quella conosciuta come "lodo Alfano" che fu dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale. Ghedini è anche uno degli avvocati della difesa nel processo Marlane-Marzotto che vede imputati dirigenti e proprietari della Marzotto e della Lanerossi. In questa veste ha anche chiesto (e per lo meno una volta
ottenuto) il rinvio delle udienze per legittimo impedimento in quanto doveva essere presente alla Camera dei deputati.
Una richiesta, questa, alquanto bizzarra in quanto, come deputato, Ghedini ha partecipato molto raramente alle sedute parlamentari visto che la sua percentuale di assenze è pari all'81,2%. Calearo, invece, è stato assente "solo" per il 49,6% delle sedute.
In pratica, hanno prodotto poco o nulla e sono stati grandi assenteisti. I compensi da parlamentare e i relativi privilegi, però, li hanno sempre voluti. Resta famosa, circa un anno fa, la dichiarazione di Calearo con la quale rivelava come, in Parlamento, non andava quasi più e che lo stipendio che percepiva gli serviva a pagare il mutuo. Un esempio concreto di quale fosse la sua "passione per la politica". E di quanta "lungimiranza" aveva avuto il PD nel candidarlo.
Sorgono spontanee alcune domande. A cosa sono serviti questi signori in Parlamento? E a chi? Ai cittadini che pagano le tasse? Non credo proprio. Personaggi come come Calearo e Ghedini sono "utili" solo a chi li ha voluti e imposti.
E sono responsabili di avere contribuito ad affossare la credibilità delle Istituzioni del nostro paese umiliandole con il loro assenteismo e la "scarsa produttività ".
Quindi, quando Bersani o Berlusconi ci chiedono ancora una volta un "voto utile" (per loro) pensiamoci bene.
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