La battaglia di Cicero contro le bici in corso Palladio, interviene Asproso: "classica operazione di distrazione di massa dal problema auto"
Venerdi 23 Novembre 2018 alle 14:47 | 0 commenti
C’è da rimanere basiti - è scritto in una domanda d'attualità presentata da Ciro Asproso - nel leggere le dichiarazioni bellicose dell’assessore Cicero – noto sindacalista delle quattro ruote – che annuncia “tolleranza zero†nei confronti delle biciclette. In ogni categoria albergano gli imbecilli e i maleducati, sicché non intendo fornire alcuna copertura politica a chi, in sella ad un velocipede, scambia Corso Palladio per l’arrivo del Giro d’Italia, ma questo non può in alcun modo giustificare la “caccia alle streghe†che viene oggi preannunciata sulla stampa locale.
Destinare uomini e risorse per multare il ciclista senza campanello, equivale ad attuare la classica operazione di distrazione di massa: si devia l’attenzione dai problemi reali – ossia l’uso sconsiderato dell’automobile – per concentrarsi su aspetti legati più alla buona educazione che alla sicurezza stradale.
Gli automobilisti italiani sono i più indisciplinati d’Europa, quindi non è difficile credere che anche i ciclisti lo siano, ma c’è un dato che dimostra in maniera incontrovertibile la gravità della situazione: in proporzione ai chilometri percorsi l’Italia supera persino gli USA per morti in bicicletta. Negli ultimi 10 anni, a causa di incidenti stradali, sono deceduti 7.625 pedoni e 2.665 ciclisti.
Oltre al comportamento scorretto di molti automobilisti, c’è inoltre da considerare lo stato di incuria in cui versano le nostre strade, disseminate di buche, e la pericolosità di molte piste ciclabili.
Tutto ciò considerato si CHIEDE:
A quando un giro di vite nei confronti degli automobilisti che non rispettano gli attraversamenti pedonali, che parcheggiano sulle piste ciclabili, che superano i limiti di velocità nei centri abitati e che inviano sms mentre guidano?
Molti percorsi ciclabili non sono a norma, non presentano un’adeguata separazione tra pedoni e ciclisti e sono anche pericolosi. Prima di comminare sanzioni, non sarebbe il caso di approntare un piano di adeguamento strutturale? A tal riguardo la ciclabile di strada Sant’antonino.
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