Stasera i licenziati Askoll su La7. Ieri celebrata davanti ai cancelli la messa vietata in fabbrica
Domenica 9 Marzo 2014 alle 11:03 | 0 commenti
«Stasera 9 marzo alle 21 il caso Askoll di Castell'Alfero approda alla trasmissione La Gabbia condotta da Gianluigi Paragone, su la 7. Ieri una troupe ha filmato qui a Castell'Alfero e oggi una nostra delegazione parteciperà in diretta alla trasmissione. Sono sicuro che il suo giornale darà il giusto risalto in quel di Vicenza in modo che i nostri colleghi siano ben informati»: ecco fatto quello che sempre facciamo e che ci ha appena chiesto uno dei 223 licenziati nell'astigiano dal gruppo vicentino (qui un photo gallery sulla troupe e sulla messa dell'8 marzo sotto i gazebi, ndr).
I lavoratori "senza lavoro" di Castell'Alfero si vanno a sommare ai 300 che hanno visto chiudere dal 2011 la fabbrica "cugina" di Moncalieri mentre a Vicenza, nel silenzio generale che dal 16 febbraio continuiamo a rompere, sono attivi da tempo contratti di solidarietà in alcuni settori del gruppo presieduto da Elio Marioni, che sulla vicenda, nonostante le promesse fatteci, contina a non parlare. Il servizio, che sarà messo in onda durante la diretta di stasera a cui prenderà parte anche una delegazione della Askoll P&C con collegamento dall'azienda Agrati di Collegno (To), è stato registrato sabato 8 marzo 2014, 24° giorno di presidio ai cancelli della Askoll P&C e festa della donna, da una troupe de La Gabbia in onda sull'emittente LA7 e condotta da Gianluigi Paragone che è rimasta alcune ore al presidio per interviste, testimonianze, riprese e per assistere a tutta la Santa Messa celebrata dal vice Vescovo della Diocesi di Asti Monsignor Vittorio Croce e da Don Piero Gagliardi, parroco di Castell'Alfero.
E anche in questo caso è stata tristemente visibile la frattura tra lavoratori e azienda.Â
La celebrazione della Santa Messa, riferisce, infatti, Tiziano Toniolo della Fim Cisl astigiana, «era stata richiesta dalle maestranze ma si è svolta nello spazio antistante i cancelli accanto alla trafficata strada statale SS 457, con l'altare posizionato sotto i gazebi che riparano solitamente gli scioperanti (foto, ndr) perchè l'azienda non aveva consentito che si svolgesse nel piazzale interno...».
Durante il rito, aperto da un discorso di sostegno ai lavoratori della Rettrice della Chiesa situata a poche centinaia di metri dalla sede lo stabilimento, sono stati letti da vari dipendenti dei brani religiosi sul tema del lavoro, mentre Monsignor Croce ha imperniato l'omelia sulla dignità del lavoro, auspicando una soluzione che mantenga l'occupazione sul territorio.
«Davvero folta e sentita la partecipazione alla funzione religiosa - aggiunge Toniolo -. Hanno presenziato oltre a tanti lavoratori con le famiglie anche tanti castellalferesi solidali con la "gente" della più grande realtà produttiva sul territorio, considerata parte integrante della comunità . Tra i partecipanti c'erano parlamentari, autorità e sindaci; questi ultimi hanno aderito in massa all'iniziativa dell'Amministrazione Comunale di Castell'Alfero, sottoscrivendo il documento con cui il territorio astigiano si compatta per sottoscrivere il documento volto a evitare, anche contrastandola, la chiusura della Askoll P&C».
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