Italia, oggi
Lunedi 23 Aprile 2012 alle 20:41 | 1 commenti
Riceviamo da Adriano Verlato e pubblichiamo
Santo cielo, che situazione terribilmente pericolosa. Qualcuno aveva pensato, tra questi anche molti politici, che taglia di qua, stringi di là e aumenta su e giù, tutto si sarebbe sistemato in tempi passabilmente brevi. Ora, invece, anche per bocca del presidente Monti, si parla che per uscirne ci vorranno anni e non pochi. Mi domando quale tipo di sostanza politica e quale leggerezza di giudizio alberghi in tanti addetti ai lavori.
Le Istituzioni, tranne la presidenza della Repubblica, sono state svilite, le leggi talvolta modificate per sanare situazioni personali, l'economia e i conti dello Stato gestiti in modo non adeguato. Tutto, insomma, compreso la burocrazia e i suoi addetti ha preso una deriva lassista e sprecona e molti pensavano che alcuni tecnici, nonostante l'indiscussa competenza , potessero in pochi mesi dare una svolta definitiva alla nostra situazione. Impensabile. A ciò si aggiunga che la luna di miele tra i partiti ed il governo è già finita. E' bastato sentire odore di elezioni, pur amministrative, perché i segretari dei partiti gonfiassero il petto chiedendo cose non opportune, ma che avrebbero avuto benemerenze tra le loro truppe. Non c'è proprio verso che nelle varie componenti del Paese ci sia un po' di generosità per la situazione che stiamo vivendo. Saper mettere da parte i propri interessi in favore di quelli della collettività . Vediamo in molti, con grande turbamento, come i partiti, quasi tutti, non comprendano l'effetto terribile che fanno le dichiarazioni di non voler rinunciare ai faraonici rimborsi per spese elettorali. Non v'è chi non veda come l'essersi votati una legge così pessima, non nel principio , ma nell'entità delle cifre, e la gente abbia saputo attraverso i casi Margherita e Lega quanto siano eccessive le somme percepite e quale uso se ne faccia, abbia avuto un impatto molto negativo sui cittadini.
Un cenno lo merita anche la segretaria della Cgil. La signora Camusso, indipendentemente da sue possibili ragioni, ha un modo così dispettoso e antipatico di farle valere che la vedo inadatta, è solo il mio punto di vista, a guidare un sindacato di tale inportanza. E appunto chi è forte a dover usare molta ragionevolezza che non significa deflettere dai propri doveri, ma comprendere anche le ragioni dell'interlocutore che sta cercando una soluzione a problemi non di poco conto. Mi chiedo se è serio ad ogni pié sospinto minacciare scioperi generli, manifestazioni contro, e criticare il ministro anche quando costei vuole un dialogo diretto con gli operai delle fabbriche. E mi pongo pure il problema se sia il suo carattere, mi ricorda un po' anche Bertinotti, famoso malpancista del passato, oppure solo una tattica per coprirsi dal lato Fiom. In questo secondo caso sarebbe anche peggio perché il problema del lavoro non interessa solo la suddetta sigla, ma il paese intero.
E di queste ultime ore una serie di proclami sul cambiamento di partiti e su loro nuovi posizionamenti. Alfano parla di una straordinaria novità da esternare dopo le amministrative: Casini scioglie l'Udc e parla di un grande raggruppamento di centro che dovrà fare capo al presidente Monti ( naturalmente lui non sa nulla); Montezemolo lascia intuire che, forse, farà una lista civica nazionale. Ancora Casini afferma che Bersani vuole rifare un socialismo democratico vecchio stile.Il Pd, per fortuna, non parla di cambiamenti e sembrerebbe aver ritrovato una discreta unità interna. C' è in sostanza la bizzarra idea che con un bel cambiamento di nome e con la fondazione di un nuovo aggregato politico, si possa tornare lindi e immacolati come il primo giorno. Ennò cari signori, prima si emendano tutti i peccati del passato, poi si allontano tutte le persone che hanno avuto comportamenti disdicevoli e poi, se proprio necessario si potrà anche cambiare un nome. Eliminare quello che dà fastidio senza avere correttamente chiuso i conti in sospeso, non è cosa né buona né giusta.
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