Gregori,Nursind:in regione manca coerenza su autorizzazioni personale Ulss 6 di Vicenza
Giovedi 14 Luglio 2011 alle 18:35 | 0 commenti
Andrea Gregori, segretario provinciale Nursind  - In Regione manca la coerenza sulle autorizzazioni del personale dell'Ulss 6. Il Nursind di Vicenza: "Difficile trovare un accordo con un Ente Istituzionale che prima autorizza e poi revoca"
In merito alle recenti dichiarazioni stampa sulla vertenza dichiarata dalla Rsu dell'Ulss 6 per il blocco delle autorizzazioni alle assunzioni da parte dei vertici della Sanità regionale, in vista dell'incontro previsto per lunedì 18 luglio 2011 alle ore 11.00, il principale sindacato dell'Ulss 6, il Nursind, Sindacato delle professioni infermieristiche, è poco fiducioso sull'esito positivo della vertenza (nella foto Andrea Bottega, segretario nazionale Nursind, e Andrea Gregori, segretario provinciale Nursind).
"Anzitutto - dichiara il segretario provinciale Andrea Gregori - la Rsu aveva chiesto l'incontro unitariamente a tutti i soggetti istituzionali coinvolti nelle scelte di politica sanitaria.
Di fatto abbiamo svolto sempre incontri separati. Quello di lunedì, con l'assenza del vertice strategico aziendale, è l'ennesimo incontro senza un interlocutore fondamentale. Lo spirito della vertenza era far chiarezza in merito alle autorizzazioni prima concesse e poi revocate.
L'oggetto del contendere non è chi manca e dove manca, ma perché dobbiamo sottostare ad un blocco a seguito di un rientro di 42 unità di personale prima autorizzare e poi revocate". Aggiunge Andrea Bottega, componente Rsu: "per coerenza, anche in sintonia con le recenti normative in materia di finanza pubblica, con la contestazione da parte regionale delle 42 assunzioni (30 medici, 9 psicologi, 3
farmacisti) la Regione dovrebbe procedere all'annullamento dei contratti in corso. Ricordo che i vincoli di costi e teste del personale sono stati rispettati e certo non siamo ulteriormente disposti a sacrificare il comparto, il quale è già rientrato di poco meno di 60 unità , ed ora si vede bloccato nelle assunzioni a tempo indeterminato con una pericolosa precarizzazione del personale infermieristico pronto a lasciare l'azienda alla prima occasione". Ed il segretario Andrea Gregori conclude: "ulteriore elemento di criticità sull'esito è dovuto al fatto che l'approccio letto in questi giorni nei quotidiani mira ad entrare nello specifico di attinenza aziendale creando ulteriore confusione sui rapporti e competenze dei vari organi di governo della Sanità locale e regionale. Ci chiediamo infine, quante aziende sanitarie nel Veneto siano in linea con i vincoli regionali e se l'atteggiamento della Segreteria regionale sia lo stesso adottato in questo caso".
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