In crisi la giunta di Vicenza: Variati contatta la Cub
Domenica 19 Febbraio 2012 alle 19:45 | 2 commenti
Scoppia la crisi della giunta a pochi giorni dall'annuncio di dimissioni del sindaco Achille Variati, che autosferzandosi al grido di «Non mi piacciono i quaquaraquà » aveva dato l'esempio al presidente Wulff anche se diverso è stato l'esito dei proposti sacrifici personali. La cancelliera Merkel ha, infatti, concordato con l'ormai ex capo dello stato tedesco, mentre il nostro presidente dell'Ordine dei giornalisti del veneto, reso edotto dal sindaco della sua abdicazione, lo ha convinto a rimanere appellandosi, sembrerebbe, alla difesa del precariato: «mi capisca, signor sindaco, senza di lei di cosa scriverebbero i colleghi di Vicenzapiù? Loro rischiano il loro lavoro e io ho già il mio bel da fare con i colleghi della stampa nazionale, privi della musa di Berlusconi...».
Ma, nonostante Variati sia rimasto stoicamente al suo posto per difendere, quindi, non milioni di affari ma il nostro Milioni che su quelli affari scrive a 2 cent a battuta (se avessimo spazio, e cent, sarebbe ricco), oggi la giunta è arrivata sull'orlo della crisi per colpa di una stupida lapide e di quei cattivoni, a giorni alterni, del Pdl.
E sì, perchè oggi Rucco, Franzina e Sorrentino sono andati in avanscoperta al suo attacco chiedendo di fatto, insieme al dibattito urgente in consiglio comunale, la testa del vice sindaco (che spreco!), Alessandra Moretti, rea come assessore all'istruzione di aver impartito ad AMCPS pochi giorni fa (nel 2008, cioè, ... magia della velocità dell'informazione) «l'ordine ... di rimuovere il nominativo dell'ex Sindaco che volle fortemente il riconoscimento per gli esuli istriani sulla parete (da un'apposita e preesistente lapide, ndr) della Scuola di Santa Maria Nova ...».
Ora, se la Moretti è a rischio di(s)missioni da quel dì, è presumibile che a seguire partirà la seconda ondata della truppa unitaria del Pdl (e cioè gli oggi tenuti in panchina Zocca, Meridio, Abalti e Zoppello) con due altre micidiali ingiunzioni.
La prima: visto che è Ennio Tosetto, e non Moretti, l'assessore (ai lavori pubblici) di riferimento di Amcps/Aim, che ha dispiegato i suoi scalpellini per l'onta istituzionale al past sindaco Hüllweck (che col GdV è stato lapidArio per nascondere tutta la sua indignazione: «pensavo che la mia firma non ci fosse mai stata su quella lapide»), vada a casa anche lui! Se non era colluso con la dirigente nazionale del Pd, è almeno colpevole di omesso controllo (termine ben noto a noi piccoli direttori responsabili accusati, quando, spesso, rompiamo, di aver pubblicato senza quel controllo che noi chiamiamo censura ...).
Ecco, quindi, perchè da oggi è la giunta a temere la lapidazione dopo che sono diventate penzolanti le due teste di Moretti e Tosetto.
Ma non finsce quì, perchè, come dicevamo, starebbe per partire anche la seconda ingiunzione della seconda ondata pidiellina. Al vertice di quella che è oggi l'Amcps c'è Marino Quaresimin, past past sindaco, che anche lui dovrebbe dimettersi per aver fatto eseguire dai suoi dipendenti (pubblici) un lavoro senza la debita autorizzazione. Altrimenti chiunque da domani potrebbe sentirsi autorizzato a "ordinare" all'Amcps i lavori che più gli fanno comodo...
E tutto questo succede a Vicenza per una firma scalpellinata!?
Pensate allora, Dio ce ne salvi, a cosa succederebbe se qualcuno, anche nei media a orologeria, trovasse il tempo di occuparsi delle questioni irrisolte di questa città , da troppo tempo anche loro rimosse .
Meglio non pensarci, anche perchè già avremo da scrivere non poco sulle (conseguenze delle) paure del nostro borgomastro che, in attesa del 2013 (se i Maya aspetteranno), già rincorre i fantasmi di possibili alleanze, gli sibilano nel sensibile orecchio, fatte, o in fieri,a tavolino e anche quelle civicamente.
Perchè il suo tallone (quello d'Achille) è proprio lo scoordinamento tra l'occhio, troppo chiuso ai fatti, e l'orecchio, troppo aperto ai complotti: ne così Enrico Hüllweck e Marino Quaresimin, quelli sì, lui li vorrebbe rimuovere, ma non da lapidi e scranni municipalizzati, spaventato com'è dal loro vecchio allenamento a lavorare nel palazzo.
Achille Variati, non dimentichiamolo, ha appena esternato contro Monti e avrebbe anche in animo, udite udite, di iscriversi, dopo averla ammansita sulla questione Fontana, alla Cub. E tutto questo lo fa contro il precariato, perchè lui, ora lo sappia anche il sindacato di base, è per il posto fisso. Il suo.
Buon lavoro
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Buon lavoro