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Impoverimento Fondazione Roi e mancate dimissioni Cda dopo quelle del mai "nominato" Gianni Zonin: Roberto Cattaneo richiama responsabilità di Variati e Bulgarini

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 20 Luglio 2016 alle 23:20 | 1 commenti

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Riceviamo da Roberto Cattaneo Capo Gruppo Forza Italia una nota dopo le dimissioni del sia pur "innominato" Gianni Zonin e pubblichiamo.

Dopo le richieste esplicite di vari cittadini firmatari di una lettera esposto e poi di un appello, articoli che da mesi venivano pubblicati dalla stampa locale, il tutto affinché fosse fatta chiarezza nella vicenda della Fondazione Roi, coinvolta nella tragedia che ha colpito la Banca Popolare di Vicenza, buon ultimo si pronunciava il Comune di Vicenza nelle persone del sindaco Achille Variati e del vice sindaco Jacopo Bulgarini d'Elci. Eppure nella Fondazione, per statuto, siede in Consiglio di Amministrazione a norma dell'art.6 "...il Direttore pro tempore del Museo ne sarà componente di diritto". Nel 2009 il rappresentante del Comune di Vicenza, beneficiario della Fondazione, era la dott.ssa Avagnina e così è stato fino alla sua andata in pensione.

Poi, nei successivi due anni il posto è rimasto vacante pure in presenza di una direttrice facente funzioni, legittimamente nominata dalla Giunta a ricoprire l'incarico e cioè la dott.ssa Loretta Simoni che però non ha mai potuto partecipare alle riunioni del Cd A della Fondazione Roi.

Infine è giunto il prof Giovanni Villa che, seppur nell'organigramma della struttura museale del Chiericati venga indicato come "Responsabile scientifico" e non certamente come Direttore, viene accolto nel CdA della Fondazione sebbene il suo incarico sia frutto, come riporta il Giornale di Vicenza del 17 marzo 2016, di "un «marchingegno», come lo definì il vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci, stava e sta nel fatto che il Comune non lo assumeva direttamente. A farlo era la Fondazione Roi, con cui Villa siglava un contratto annuale (rinnovabile) da 30 mila euro lordi."

Nessuno di questi rappresentanti informava di quanto succedeva il suo assessore di riferimento?

Suona quindi molto strano che l'amministrazione comunale e in particolare il vicesindaco, dal quale dipendono i civici musei, non fossero al corrente prima della trasformazione di gran parte del patrimonio liquido della Fondazione in azioni della Popolare di Vicenza, anno 2009, cosa questa molto lontana dalle buone regole di gestione di una ONLUS, poi in anni più recenti che egualmente la Fondazione partecipasse alla ricapitalizzazione della stessa banca e ancora che si andasse ad incrementare il patrimonio immobiliare con l'acquisto dell'ex Cinema Corso, edificio ormai fatiscente e che abbisogna, per essere in grado di fornire introiti, di gravosi interventi.

Chiedere ora, o comunque nelle ultime settimane, le dimissioni del Consiglio di Amministrazione da parte del Consiglio Comunale di Vicenza, voto espresso alla unanimità, è un fatto positivo.

Che lo chieda il vicesindaco che aveva l'obbligo morale di esercitare una forma di controllo-conoscenza, in virtù della sua delega, almeno dal 2013, e non lo ha fatto suona molto strano e poco convincente.

E' giusto e pienamente condivisibile l'ordine del giorno presentato dal Consigliere Sandro Pupillo che chiede le dimissioni dell'intero CdA e questo va ribadito con forza come va sostenuto con forza l'appello inviato dai cittadini e dalla stampa.

Non c'è in tutto questo una volontà di cercare a tutti i costi dei colpevoli, ma il desiderio e la speranza che tramite il rilancio e il rinnovamento della Fondazione Roi sia reso omaggio al suo fondatore.


Commenti

Inviato Giovedi 21 Luglio 2016 alle 06:36

Ma credete che questa amministrazione senta gli obblighi morali?
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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