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Imi di Intesa è il secondo azionista de Il Sole 24 Ore dopo che Intesa ha finanziato Cairo per acquistare Il Corriere. A Vicenza il GdV di Confindustria di Zigliotto raccontò la BPVi...

Di Pietro Cotròn Giovedi 12 Aprile 2018 alle 15:12 | 0 commenti

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In seguito alla ricapitalizzazione di 50 milioni di euro completata il 30 novembre 2017 (più che "le banche, ndr) Intesa Sanpaolo è diventata la seconda azionista del disastrato Il Sole 24 Ore, di cui Confindustria di Vicenza Boccia ora detiene il 61.54%%, con il 4,86% del capitale tramite la sua Banca Imi, posseduta interamente. A sottolineare con malcelata preoccupazione la crescente presenza nell'editoria nazionale del mega istituto, sempre più al centro del sistema Italia (a parte la vicenda di BPVi e Veneto Banca acquistate a un euro ricevendo miliardi di cash e garanzie altrettanto miliardario in aggiunta il presidente di Imi Intesa, Gaetano Miccichè, è diventato neopresidente della Lega calcio di Serie A) è proprio il collega de Il Sole Gianni Dragoni sul suo blog.

La banca di Carlo Messina (nella foto al centro tra Vincenzo Boccia e Urbano Cairo), ricorda  Dragoni, "estende così la sua presenza nell'editoria, dopo l'operazione Rcs nella quale ha sostenuto Urbano Cairo nella conquista del controllo della società editrice del Corriere della sera e Gazzetta dello sport, che è stata sottratta all'orbita di Mediobanca".

Qualcuno su Il Fatto, le cui quote di controllo sono in mano ai giornalsiti, si meravigliava di come gran parte della stampa che conta (?) abbia diffuso "la fake news della generosa rinuncia da parte di Intesa alle garanzie dello Stato sui bond BPVi e Veneto Banca, esigibili solo in caso di default della banca di Carlo Messina".

Dopo aver letto queste poche righe (e tante altre ne andrebbero scritte) il perchè è un po' più chiaro soprattutto a chi di voi ci segue dove aver già fatto l'esperienza di leggere a Vicenza le "verità" sulla Banca Popolare di Vicenza del quotidiano locale, controllato da Confindustria Vicenza il cui presidente Giuseppe Zigliotto era dal 2003 nel cda di Gianni Zonin, insieme al quale è ora imputato...

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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