Fiera di Vicenza e mancata quotazione di Ieg: la via della monetizzazione del contratto e/o del suo annullamento perché sottoscritto in "nota situazione di difficoltà finanziaria"
Mercoledi 26 Dicembre 2018 alle 22:55
Su quale binario morto se non marcio si sia avviata l'operazione del conferimento di Fiera di Vicenza alla neo costituita Ieg di Rimini in cambio di un 19% di carta a fronte del valore fissato agli atti di circa 21 milioni di euro, oggi di fatto annullati a causa della bocciatura della quotazione in Borsa della società riminese, è sotto gli occhi di tutti, in primis di Francesco Rucco, sindaco e presidente della provincia e, quindi, detentore per loro conto di due terzi, con il restante terzo in mano alla Camera di Commercio di Vicenza, di Vicenza Holding spa a cui appartiene quel 19%. Cosa fare oltre che criticare le passate decisioni di chi in Comune e Provincia, col supporto di tal Matteo Marzotto, decise l'improvvido conferimento, cioè Achille Variati?Â
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Bankitalia aggiudica due appalti senza gara a Il Sole 24 Ore e a Il Corriere della Sera: tutto di sicuro, al solito, corretto ma i due quotidiani sono nell'orbita di Intesa Sanpaolo
Sabato 14 Aprile 2018 alle 23:05
Bankitalia ha pubblicato il 29 marzo fa l'avvenuta aggiudicazione a Il Sole 24 Ore e a Il Corriere della Sera di due bandi avviati senza indire alcuna gara "date le peculiarità del servizio e le proprietà intellettuali dei 2 offerenti"... Al Sole 24 Ore vanno, quindi, 269.000 euro per "Abbonamento, in favore del personale della Banca d'Italia, al quotidiano digitale online «Il Sole 24 Ore» per il biennio 2018/2019". Al Corriere arrivano, invece, 228.285 euro per "l'abbonamento, in favore del personale della Banca d'Italia, al quotidiano digitale «Corriere della Sera» per il triennio 2018-2020".Â
Continua a leggereImi di Intesa è il secondo azionista de Il Sole 24 Ore dopo che Intesa ha finanziato Cairo per acquistare Il Corriere. A Vicenza il GdV di Confindustria di Zigliotto raccontò la BPVi...
Giovedi 12 Aprile 2018 alle 15:12
In seguito alla ricapitalizzazione di 50 milioni di euro completata il 30 novembre 2017 (più che "le banche, ndr) Intesa Sanpaolo è diventata la seconda azionista del disastrato Il Sole 24 Ore, di cui Confindustria di Vicenza Boccia ora detiene il 61.54%%, con il 4,86% del capitale tramite la sua Banca Imi, posseduta interamente. A sottolineare con malcelata preoccupazione la crescente presenza nell'editoria nazionale del mega istituto, sempre più al centro del sistema Italia (a parte la vicenda di BPVi e Veneto Banca acquistate a un euro ricevendo miliardi di cash e garanzie altrettanto miliardario in aggiunta il presidente di Imi Intesa, Gaetano Miccichè, è diventato neopresidente della Lega calcio di Serie A) è proprio il collega de Il Sole Gianni Dragoni sul suo blog.
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Ritardi nei compensi ai collaboratori del Corriere del Veneto, la nota del Cdr
Mercoledi 14 Febbraio 2018 alle 23:19
Nell'edizione del 13 febbraio 2018 del Corriere del Veneto è pubblicato un comunicato sindacale del Cdr del quotidiano che denuncia la situazione critica dei pagamenti verso i collaboratori del giornale. Riportiamo integralmente la nota.Per la prima volta, a 16 anni di distanza dalla nascita del Corriere del Veneto, abbiamo riscontrato consistenti ritardi nel pagamento dei collaboratori. Una quindicina di colleghi, anche firme storiche delle cronache di questo giornale, non hanno ricevuto a fine gennaio i pagamenti relativi agli articoli pubblicati nel mese di dicembre.
Continua a leggereA breve i nomi e i dubbi di VicenzaPiù sui debitori insolventi con BPVi, ora i dettagli del CorSera sui i primi 30 nomi rivelati dal Tg di La7: il Baronio di Don Paolo con 11 milioni tra "beneficiati" insieme a patron Zamparini
Sabato 21 Gennaio 2017 alle 12:00
Pubblicato il 21 gennaio alle 1.47, aggiornato alle 12.00. In passato VicenzaPiù si è occupata più volte di molti debitori della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca fortemente esposti con le due ora ex Popolari ma non ha avuto risposte se non parziali e generiche dai due Istituti, per cui ci riproponiamo di tornare in dettaglio e a breve sulle varie operazioni a rischio e su una serie di dubbi che le circondano. In tempi più recenti, comunque, è scoppiata la richiesta... popolare di conoscere i nomi dei grandi debitori insolventi con le varie banche italiane, quelli per intenderci che hanno beneficiato dei soldi arrivati nelle loro tasche facendoli "sparire" da quelle dei soci risparmiatori per i conseguenti buchi nei bilanci e l'inevitabile azzeramento di valore delle loro azioni. Questi buchi, che si sono accentuati anche per altri investimenti sbagliati dei Gianni Zonin di turno, per spese pazze di gestione e per strutture sovradimensionate, sono nati di sicuro dalla malagestio dei cda e dei dirigenti che hanno prestato soldi non loro a clienti inaffidabili.
Continua a leggereRcs all'editore Cairo col 48,8% delle azioni. E Il Manifesto torna alla sua cooperativa. VicenzaPiù: "è la stampa bellezza!"
Venerdi 15 Luglio 2016 alle 21:18
"All'ultimo giorno delle offerte su Rcs le adesioni comunicate da Borsa Italiana vedono la cordata Bonomi raggiungere con l'Opa il 37,7% circa del capitale, contando anche il 24,7% già detenuto dal veicolo Imh. L'Ops di Urbano Cairo raggiunge il 48,8%. All'Ops di Cairo sono state apportate 254,7 milioni di azioni (il 48,8% del capitale), mentre all'Opa Bonomi 67,48 milioni di azioni, pari al 16,7% dei titoli oggetto di offerta". Questo è il lancio Ansa che alle 21.18 ha sancito che, fatte salve le verifiche future sull'attuazione del suo progetto, un editore di professione, Urbano Cairo, si è imposto contro i cosiddetti "salotti" del vecchio modo di gestire la stampa italiana. Da domani Il Corriere della Sera e i suoi media "collaterali" potranno occuparsi dei lettori senza diktat di interessi che non siano quelli dettati da un piano editoriale che punti sulla crebilità dell'informazione per guadagnare consensi e risorse.Â
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Mediobanca, utile di 442 milioni nei nove mesi, in Borsa unico titolo in rialzo. Alberto Nagel: valuteremo quota in Veneto Banca se serve per Ipo
Mercoledi 11 Maggio 2016 alle 09:45
Mediobanca: utile 9 mesi a 442 milioni. Cala per contributo fondo risoluzione, profitti trimestre +58% Mediobanca segna nei nove mesi dell'esercizio 2015-2016 un utile di 442 milioni, in calo dai 466 milioni dell'anno precedente per effetto delle poste non ricorrenti legate al fondo di risoluzione (57 milioni). Il dato è superiore al consensus degli analisti finanziari, che stimavano profitti per 411 milioni. Stabili i ricavi a 1.519 milioni. Nel terzo trimestre, chiuso a fine marzo, l'utile sale a 121 milioni, in crescita del 58%, con un margine di intermediazione aumentato del 2% a 502,7 milioni.
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