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Ilvo Diamanti da statuto boccia finanziamento Fondazione Roi per trasformare "nefrologia" in clinica universitaria, "condanna" Gianni Zonin e candida a sindaco per il centro destra Claudio Ronco. Meglio clinica da lui presieduta

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Mercoledi 11 Ottobre 2017 alle 01:03 | 0 commenti

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"In un Teatro gremito la consegna del Premio di cultura medica a Giancarlo Ferretto diventa occasione di polemica politica. Ronco tuona sulla Roi all'Olimpico. Il primario critica la Fondazione che ha stoppato il finanziamento, deciso ai tempi del Cda di Zonin, per la clinicizzazione di nefrologia": così il GdV sintetizza tra occhiello, titolo e sommario la polemica scatenata dal primario di nefrologia Claudio Ronco contro la Fondazione Roi che, sotto la nuova gestione del presidente Ilvo Diamanti, avrebbe causato la "finora non avvenuta trasformazione della nefrologia del San Bortolo in clinica universitaria" ritirandosi dal progetto di finanziamento per ben 700.000 euro firmato dall'ex presidente Gianni Zonin e dal suo cda. Ma...

Ma questa volta Ilvo Diamanti ha un sussulto di rispetto dello statuto a fronte delle "finalità di solidarietà sociale" che, secondo Ronco, annoverato come possibile candidato, riottoso, del centro destra alle prossime amministrative, sarebbero state previste (?) nella revisione dello statuto del 2006, che invece, ed è storia vecchia su questo mezzo che ha pubblicato lo statuto integarle anche su "Roi. La Fondazione demolita", prevede fondi per la massima parte se non esclusivamente per i musei civici, in primis il Chiericati.

Scrive, infatti, Ilvo Diamanti nella nota da noi pubblicata: "In base allo statuto attualmente in vigore, la Fondazione Roi persegue finalità di promozione, valorizzazione e divulgazione della cultura e dell'arte. In particolare, l'articolo 2 prevede che la Fondazione ha lo scopo di 'favorire il Museo Civico di Vicenza nel perseguimento delle proprie finalità. Pertanto, potrà finanziare, in tutto o in parte, l'acquisto di opere d'arte, il loro restauro, gli allestimenti di mostre ed esposizioni per promuovere e valorizzare i Musei Civici di Vicenza e altre attività connesse al perseguimento dei suoi scopi'. Risulta, dunque, evidente che il finanziamento previsto dall'ex CdA per la clinicizzazione della nefrologia del San Bortolo sia precluso dall'attuale Statuto".

Quindi in un colpo solo

- il nuovo presidente della Roi ha dichiarato, giustamente, illecito il finanziamento firmato da Gianni Zonin e dal suo Cda in quanto al di fuori e in contrasto con la statuto;

- per facile estensione molti, la maggior parte, dei finanziamenti elargiti dal 2009 in poi, per non parlare dell'acquisto dell'ex Cinema Corso e di 30 milioni di titoli della Banca Popolare di Vicenza, di cui Zonin era contemporaneamente presidente, sono stati definiti come "non leciti" in quanto fuori dalle linee ricordate ora da Diamanti (e ben prima da noi che ci siamo beccati una denuncia, tuttora in essere, per un milione di euro di danni dal predecessore per aver anticipato quanto ora ufficializza il nuovo presidente);

- se gli altri "finanziatori" si tireranno indietro il primario Carlo Ronco, a pensione "ospedaliera" sulla dirittura di arrivo, dovrà abbandonare il suo sogno vero e di prestigio più commisurato al suo valore professionale e scientifico di presiedere la "clinica universitaria" e dovrà, per (indiretta) decisione di Ilvo Diamanti accontentarsi del prestigio ben minore dell'eventuale sua elezione a sindaco, per altro ben gradita dal centro destra, che potrebbe far cessare le sue divisioni interne anche perchè, come ai tempi di un altro noto medico, Enrico Hüllweck, il nuovo, possibile sindaco sarebbe portato più a curarsi degli aspetti, diciamo, istituzionali che non di quelli gestionali, non certo nel suo Dna, che rimarrebbero, quindi, affidati alle competenze dei designati dai vari partiti...

Cosa ne pensiamo?

Che sarebbe molto meglio, concordiamo col prof. Ronco, che nasca, ma con finanziamenti leciti, la clinica universitaria da fargli presiedere piuttosto che affidargli le sorti di un Comune e di un'area in cui i "poteri" ancora la fanno da padrone mentre lui ha dimostrato non solo di curare per il suo sogno, come tutti i vecchi vertici di questa città, rapporti poco... salutari ma anche di non sapere o di non voler leggere attin e statuti, operazioni che dovrebbe affrontare a Palazzo Trissino con continutà.

Dalla nascita della clinica universitaria se ne avvantaggeranno la città e la ricerca, mentre della conseguente impossibilità per Ronco di accettare il corteggiamento del centro destra, che avrà pure altre buone frecce nel suo arco, trarrà giovamento anche la campagna elettorale di questa parte politica in cui l'alone di Zonin e dei suoi sostenitori, ovviamente tutti a loro insaputa, peserebbe non poco.

N.b. Nella foto il prof. Claudio Ronco con Moreno Morello di Stricia la notizia in un servizio, serio, in cui evidenziava anche le ricerche dei nefrologia sul virus ebola.

 


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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