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Il processo Marlane Marzotto alla vigilia della sesta udienza

Di Alberto Cunto Giovedi 28 Ottobre 2010 alle 15:36 | 0 commenti

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Si vive l'ansia della vigilia per l'udienza che si terrà domani presso il tribunale di Paola, alla quale dovrebbe partecipare anche l'avvocato Ghedini avendone dato disponibilità essendo il venerdì libero da impegni parlamentari e ciò suscita qualche larvato motivo di curiosità (nella foto i Vigili del fuoco intenti ad effettuare circa 3 anni fa le prospezioni per la campionatura delle sostanze tossiche interrate).

Questa udienza preliminare, la sesta in meno di quattro mesi, dovrebbe consentire alla difesa di argomentare le controdeduzioni alle tesi accusatorie avanzate in precedenza dal pubblico ministero ed è facile prevedere che, considerata "Camera di Consiglio", anche questa sarà un' udienza blindata e con largo dispiegamento di forze dell'ordine con relative identificazioni, controlli personali ed espulsioni dall'aula. Non mancheranno i motivi d'interesse per la discussione, avendo ascoltato in passato teoremi sciorinati con scarso successo dal collegio di difesa. Prendendo a modello le anticipazioni delle fasi precedenti, si suppone che porteranno avanti argomenti difficilmente sostenibili, avendo la Marzotto già sporto denuncia contro ignoti attribuendo a persone da identificare il sotterramento di materiale ad alta tossicità rinvenuto nell'area di pertinenza Marlane. Come se non bastasse gli accusati hanno affermato anche che molto probabilmente i reperti erano il retaggio di un aeroporto militare presente in loco durante l'ultima guerra. Nel primo caso dovranno spiegare al giudice come ciò sia potuto accadere, essendo la fabbrica protetta da guardia armata e dotata di recinzione in ferro alta tre metri. Voltando pagina su quanto già affermato insisteranno sull'estraneità della Marzotto al rubricato disastro ambientale, attribuendone la colpa alla Lanerossi quale precedente proprietaria, ed ovviamente contesteranno l'incidenza tumorale, ma su questo avranno tempo per esprimersi i consulenti tecnici nella fase dibattimentale che seguirà l'eventuale rinvio a giudizio.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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