Il pensiero della Moretti sulla legge elettorale Italicum
Giovedi 23 Gennaio 2014 alle 17:34 | 2 commenti
On. Alessandra Moretti, PD - “L’Italicum? L’impianto è positivo ma serve correggerlo per garantire una vera alternanza di genere uno a unoâ€. E’ questa la proposta che la deputata del Pd Alessandra Moretti avanza sul testo di proposta di revisione della legge elettorale depositato in commissione Affari costituzionali della Camera.
“Se vogliamo che ci sia davvero una reale parità di genere, la legge va corretta. Dire che il 50% dei candidati sono donne ma prevedere poi un'alternanza nel rapporto del tutto iniquo di due uomini per ogni donna penalizza severamente la rappresentanza di genere. Così com’è, si possono sì candidare migliaia di donne ma poi con liste corte e il sistema dell’Italicum non si garantisce in alcun modo che tra i primi nomi, e dunque tra gli eletti, ci sia un numero equo di donne. Se il Pd si salva con le primarie, lo stesso non avviene per altri partiti. Per questo serve un dibattito parlamentare serio e responsabile: per trovare un accordo in grado di riconsegnarci un Parlamento dove, al pari di quello attuale, la parità di genere resti garantitaâ€
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1) Tutti, ma proprio tutti, devono avere la possibilità di accedere alle cariche politiche istituzionali;
2) Devono essere premiati il talento e le capacità e non la fedeltà al "capo" di turno
3) A chi si trova in condizioni di effettiva difficoltà, penso alle donne con figli, o ai giovani disoccupati, devono essere allargate le possibilità di accedere ai propri diritti con iniziative ad hoc (per esempio servizi di baby sitteraggio nei luoghi dove si esercita la politica, o salario minimo di base....)
Ciò premesso diventa quindi chiaro che la difesa tout court della propria rappresentanza con il sistema delle quote, una volta condivise queste premesse, diventa antistorica e per certi versi umiliante anche per chi la rivendica. Quando sento parlare di "quote" mi vengono in mente le "riserve indiane" dove i nativi d'america sono stati negli anni confinati e col tempo...ridotti a fenomeno marginale ad uso e consumo di un turismo curioso solo di immortalare una realtà che non ha più niente da dire...