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Il Pdl: ombre e spettri sui 21 progetti discussi domani in aula

Di Marco Milioni Lunedi 2 Luglio 2012 alle 18:53 | 0 commenti

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I tredici piani urbanistici che la giunta di centrosinistra porta in grembo con parere favorevole sono una colata di cemento che si spanderà su 120.000 metri quadri di suolo vergine. Mentre l'esecutivo, in forza di non ben circostanziate questioni di interesse pubblico concede a certi e nega ad altri. È questo il fuoco di fila senza precedenti uscito dall'incontro di stamani in cui i consiglieri di minoranza del Pdl Gerardo Meridio, Marco Zocca, Lucio Zoppello e Valerio Sorrentino (nel riquadro da sinistra a destra) hanno fatto il punto della situazione in previsione della tre giorni di consiglio comunale che comincia domani.

Una mini maratona in cui la giunta conta di fare approvare 13 su 21 piani urbanistici proposti dai privati, nei quali compaiono piccoli proprietari e grandi nomi della finanza, dell'imprenditorìa e delle partecipate pubbliche. Secondo Zocca si tratta di accordi non improntati alla trasparenza e caratterizzati da una certa partigianeria, mentre per altri si tratta della riproposizione quasi integrale di iniziative targate centrodestra che il centrosinistra ora rilancia dopo averle criticate all'arma bianca quando prima della vittoria del sindaco democratico Achille Variati era in minoranza. E sull'intera partita, secondo il Pdl, pende pure lo spettro della mafia quantomeno sul piano delle ipotesi.


Saviabona. Tant'è che Zocca oggi a mezzodì è entrato subito nel vivo parlando del progetto Saviabona. Il consigliere parla di seicento-settecento nuove abitazioni per «un migliaio di nuovi abitanti». Secondo Zocca, ex assessore azzurro al territorio, il quartiere sarà il più colpito dalla speculazione di cui accusa il centrosinistra perché a fronte di una «nuova piazza da 900-1000 metri quadri» si andrà a riqualificare una superficie di piano di 125.000 metri quadri dei quali 75.000 a parco e 48.000 edificabili a residenziale e commerciale. Zocca però rimarca che i 75.000 metri a parco, sul piano ambientale valgono zero, poiché l'area era già verde perché campagna. Il piano fra l'altro è uno di quelli che pesano anche per il blasone del proponente che è la famiglia Cauduro, la quale è ben addentro al gotha imprenditoriale berico e politicamente molto vicina alla lista civica Vicenza Capoluogo dell'assessore al sociale John Giuliari.


Ex Domenichelli. Il centrodestra va giù duro anche per l'area ex Domenichelli. Il progetto proposto dall'Immobilare Maddalena e patrocinato sul piano tecnico dall'architetto Sergio Carta, ex vicesindaco socialista di Vicenza nella giunta Variati degli anni '90, non convince i consiglieri. I quali ricordano che l'area è sottoposta a sequestro giudiziario a causa di una indagine penale per le magagne fiscali del patron Danilo Marchetto. Il centrodestra evidenzia «le conteraddizioni» di un assessore all'urbanistica, Francesca Lazzari del Pd, che parla di trattativa in corso coi privati e di un sindaco che invece annuncia che la giunta sta trattando col custode giudiziario. Secondo il Pdl si tratta di contraddizioni emerse dopo che lo stesso Pdl aveva fatto notare che una valorizzazione immobiliare dell'area rischierebbe di fatto di avvantaggiare la posizione di un eventuale evasore fiscale. Di più, l'ipotesi accreditata dalla giunta, questo il pensiero di Meridio, secondo la quale un eventuale il plusvalore finirebbe nelle casse dello Stato, è una mèra speranza perché il privato è in possesso di numerose partecipazioni azionarie che possono coprire un eventuale debito pregresso con l'erario assai più rapidamente. Ragion per cui, argomenta l'opposizione, la valorizzazione del comparto ex Domenichelli rischia di trasformarsi in un semplice favore ad un soggetto indagato per evasione dalla procura di Rovigo e finito anni fa nello scandalo Dirty Leather.


Spalla Ovest. Le bordate però non terminano. Le critiche sono dure anche per la richiesta presentata alla giunta da Serenissima Partecipazioni, la holding della Brescia Padova. Secondo Zoppello la ridefinizione del reticolo urbanistico dei terreni della holding situati all'imbocco del casello di Vicenza Ovest generano un plusvalore finanziario ben maggiore dei 500mila euro e rotti dichiarati dal privato, di cui 200mila finirebbero nelle casse del comune. Per Zoppello inoltre l'eliminazione delle fasce di rispetto stradale non permetterà in futuro un potenziamento della viabilità.


Bertesina. E stamani Zoppello ha voluto togliersi anche un sassolino dalla scarpa per le critiche che in passato gli furono rivolte per la sua doppia veste di progettista e presidente della Zona 3 che doveva vagliare l'approvazione del cosiddetto Piano Lodi a Bertesina. Finito al momento in un binario morto dopo le vibranti proteste della popolazione perché lo giudicava troppo impattante sul piano insediativo, anche per le altezze degli edifici. «Più di qualcuno - spiega Zoppello - ci ha costruito una campagna elettorale su quella vicenda». L'ex presidente al contempo spiega però che mentre il piano da lui caldeggiato occupava un'area dismessa un tempo impiegata come deposito carburanti, il nuovo progetto previsto lì vicino e proposto dalla famiglia De Bon comporta un'edificazione pressoché simile con altezze superiori e su un'area che oggi è a campagna.


Magagna Federale. Frattanto il Pdl è furibondo perché altri due importantissimi progetti (Federale e Montagnole) saranno portati in aula come emendamento del sindaco. La cosa viene vista come un  sotterfugio per sottrarre l'iter della pratica alla commissione territorio e al vaglio politico delle minoranze. «Non sappiamo che cosa ci sia dentro la pancia di quegli accordi» tuona Meridio a margine della riunione mentre la temperatura dello scontro politico si alza.

 

Gli spettri. Sicché che lo stesso Meridio attacca ad alzo zero e definisce molti piani poco trasparenti. Poiché spesso alle società proponenti non vengono affiancati i nomi dei proprietari reali. «Perché la giunta non ha corredato le pratiche con delle visure camerali esaustive? Dietro uno di quegli accordi - fa sapere il consigliere a metà tra la battuta sarcastica e il j'accuse politico - potrebbe anche esserci la mafia». Ad ogni modo sul tavolo della discussione rimane una domanda. È possibile che i ventuno piani portati dalla giunta in consiglio possano essere oggetto di una segnalazione alla Corte dei conti o ad altre autorità? In questo senso Zocca fa sapere che «in giunta c'è un assessore agli affari legali che si chiama Massimo Pecori. Sappiamo che lavoro fa il suo papà (pm alla procura di Vicenza col ruolo di procuratore reggente sino a poco tempo fa, Ndr). Sinceramente porrei la domanda a loro. Mi chiedo se abbiano fatto una analisi. E se sono tranquilli di ciò che hanno votato visto che c'è una responsabilità personale».


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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