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Il "non incontro" con il sindacato non firmatario finisce sul tavolo del Prefetto

Di Edoardo Andrein Martedi 25 Marzo 2014 alle 11:44 | 0 commenti

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La vicenda della fusione tra le due aziende municipalizzate per i rifiuti dell’alto vicentino Greta e Ava con la mancata convocazione del sindacato Usb, il più rappresentativo all’interno di Greta, finisce sul tavolo del Prefetto di Vicenza Eugenio Soldà, diventando uno dei primi casi di conflitto pratico sulla mancata convocazione di un sindacato "non firmatario”, norma secondo molte persone incostituzionale perché non garantisce la rappresentanza sindacale e norma su cui si stanno scontrando anche Landini e Cremaschi nel dibattito all’interno della Cgil “ufficiale”, oltre che con Cisl e Uil.

Di seguito pubblichiamo il testo della lettera inviata da Germano Raniero dell' Unione Sindacale di Base al Prefetto con la spiegazione degli avvenimenti e le preoccupazioni per la messa in gara dei servizi di raccolta e smaltimento rifiuti, oltre al probabile esubero di personale amministrativo.

 

Al sig. Prefetto di Vicenza 

Al Presidente AVA

Al Direttore GRETA

OGGETTO: Dichiarazione dello stato di agitazione; richiesta di incontro di conciliazione e   raffreddamento art. 5 sulle Norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali legge 146/90.

Signor Prefetto, la scrivente O.S., con la presente dichiara lo stato di agitazione sindacale di tutto il personale delle ditte AVA e GRETA di Schio (Vicenza). Dichiarazione che prevede la effettuazuine dello sciopero dei dipendenti delle due Aziende in caso di esito negativo.

Le motivazioni sono le seguenti:

AVA e GRETA sono due aziende distinte,  anche se la prima è proprietaria della seconda e operano su due segmenti diversi del settore igiene ambientale, settore che cade sotto le norme  della legge 146/90; la prima per lo smaltimento  la seconda per la raccolta dei rifiuti urbani , industriali ecc.

Il personale dipendente delle due aziende è inquadrato su due contratti  diversi  la prima  in Federambiente la seconda in FISE.

Recentemente è stato annunciato che ci sarà l’unificazione, entro il mese di giugno corrente anno, delle due aziende attraverso la incorporazione per fusione di GRETA da parte di AVA.

In merito a questo processo le oo.ss. hanno chiesto un incontro alla Direzione di AVA  incontro che c’è stato lo scorso 17 cm ma a cui USB pur essendo in GRETA il sindacato più rappresentativo  non è stata invitata.

Non è stata invitata con motivazioni contraddittorie, prima dicendo che non era firmataria, ma la cosa non  reggeva in quanto trattasi di incontro di cortesia e illustrativo, poi motivando che è consuetudine  di AVA  non  incontrare USB.

L’incontro o meglio gli incontri sono stati separati per le due aziende e hanno visto  i sindacati firmatari  e le rispettive RSU convocate separatamente.

Gli incontri sono stati interlocutori  ed evasivi e non hanno sgombrato il campo da preoccupazioni; il mantenimento della occupazione, il mantenimento dei contratti aziendali in essere, il mantenimento in house dei servizi.

Infatti al di là di dichiarazioni generiche nulla è stato garantito  lasciando addirittura pensare che l’unificazione  in una unica azienda sia il preludio per la messa in gara  dei servizi di raccolta e smaltimento rifiuti: inoltre  la unificazione porterà ad un probabile esubero di personale amministrativo.

Visto quanto sopra, viste le preoccupazioni dei lavoratori la  scrivente  come detto sopra dichiara lo stato di agitazione sindacale e chiede l’incontro di conciliazione e raffreddamento obbligatorio previsto per legge.

La scrivente ricorda che le parti  mantengono  atteggiamenti unilaterali che non compromettano l’esito del tentativo di conciliazione.

Restando in attesa di convocazione ufficiale si porgono distinti saluti.

Vicenza, 24 marzo 2014

Usb Raniero Germano 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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