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Giorgio langella, PdCI FdS Vicenza - Un governo indegno, inadeguato, inqualificabile. Queste dovrebbero le famose tre "i" che lo distinguono. Per l'ennesima volta il governo ha deciso di mettere la fiducia su una manovra che non serve a nulla. Le ultime notizie ci avvisano che ci sarà l'aumento dell'iva (dal 20 al 21%). La pagheremo tutti. Ci sarà una "supertassa" (un miserabile 3%) per chi oltre i 500.000 (si, cinquecentomila) euro all'anno.

Gli evasori applaudono entusiasti. Ci saranno licenziamenti più facili (ci diranno che è per rilanciare l'occupazione). I padroni applaudiranno meno, felici di questo regalo, perché volevano di più.
L'opposizione parlamentare è delusa. Le avevano detto (quelli del governo) che non avrebbero messo la fiducia per favorire il dibattito. Per l'ennesima volta hanno mentito.
E, per l'ennesima volta, l'opposizione aveva creduto.
Bersani chiede almeno di cancellare l'articolo 8 (quello dei licenziamenti senza giusta causa, basta l'accordo di sindacati compiacenti) ma Sacconi dichiara "non se ne parla nemmeno". Il governo si dimostra per quello che è: incapace e furbo. Ma l'opposizione è timida.
Lo sciopero e le grandiose manifestazioni di oggi hanno dimostrato che la parte sana del paese (gli onesti che pagano le tasse) non possono e non vogliono più tollerare quanto sta succedendo in Italia.
Chiediamo che l'opposizione parlamentare faccia il suo dovere. Che boicotti in qualsiasi forma questa manovra indecente. Chiediamo che si inizi una grande mobilitazione democratica che abbia come obiettivo la cacciata della cricca che sta affossando il paese. L'hanno fatto in Tunisia e in Egitto. Lo stanno facendo in Israele. Protestiamo, lottiamo, prendiamo il futuro nelle nostre mani. E' la sola maniera di salvare il nostro paese.