Il geniale Tomat: 5 giorni di lavoro gratis per 5 anni e la crisi è (quasi) risolta!
Domenica 14 Agosto 2011 alle 09:32 | 0 commenti
Giorgio Langella, PdCI, FdS - Il signor Tomat, presidente di Confindustria Veneta, sa come uscire dalla crisi e, finalmente, ce lo dice chiaramente. In un'intervista a Il Gazzettino (clicca qui) , infatti, dichiara: "La manovra che arriva dal Governo prevede un contributo straordinario da parte di chi ha maggiore disponibilità di reddito. Secondo me anche i lavoratori possono fare la loro parte. La mia proposta è che regalino 5 giorni lavorativi all'anno per un periodo limitato, diciamo 5 anni" (nella foto VicenzaPiù Andrea Tomat al convegno Cgil a Vicenza del 22 settembre 2010).
E a chi dovrebbe andare il regalo dei lavoratori? Anche su questo Tomat ha le idee chiare. Afferma: "All'impresa per cui lavorano, ma si può anche decidere di mettere qualcosa in un fondo".
Secondo Tomat se gli operai e gli impiegati lavoreranno 25 giorni gratis (in 5 anni) la crisi sarà sconfitta. Avremo i lavoratori sempre più poveri e i padroni più ricchi? Questo a Tomat non interessa, anzi, va bene così. Più produttività , più competitività e minori costi. Tutto per le "imprese" che, forse, assumeranno qualche precario in più. Una ricetta geniale. Soprattutto se "inventata" da chi rappresenta quegli imprenditori che hanno impoverito il tessuto produttivo del nostro territorio delocalizzando in maniera selvaggia.
Se non sono uno scherzo le dichiarazioni di Tomat sono estremamente gravi. Dimostrano come lorsignori intendono (e hanno sempre inteso) risolvere la crisi. A lorsignori non interessa il benessere dei cittadini. Hanno trasferito all'estero il lavoro, hanno tolto capitali alla produzione per investire nella finanza speculativa, hanno portato i soldi nei paradisi fiscali. Sono loro che hanno creato la crisi con la loro miopia, la loro palese incapacità e la loro sete di denaro e adesso vogliono far pagare agli altri tutto. Il loro obiettivo è guadagnare, fare soldi. Tanti e non importa come. E se è necessario per i loro fini, vogliono trasformare i lavoratori in servi. Proprio un atteggiamento di gente che ama solo se stessa e il contenuto del proprio portafoglio. E, magari, si sentono "capitani coraggiosi", patrioti che salvano il paese. No. I veri patrioti sono quei cittadini che pagano le tasse e ancora lottano per i diritti di tutti. Ribelliamoci.
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