Il GdV e le notizie nascoste
Lunedi 2 Gennaio 2012 alle 18:03 | 0 commenti
Il 2012 inizia con l'ennesimo silenzio del Giornale di Vicenza. Mi riferisco al processo Marlane Marzotto rinviato ancora una volta per cavilli procedurali. Gli imputati eccellenti del processo che non inizia sono molto conosciuti nella nostra provincia. E sono, anche, accusati di reati gravissimi. Il loro comportamento e quello dei loro avvocati difensori evidenzia una chiara volontà di non essere giudicati. È, questo, un atteggiamento che dovrebbe essere condannato da chiunque abbia a cuore la giustizia e che, invece, viene soffocato da un pesante velo di indifferenza. Il giornale più diffuso e letto della nostra provincia non scrive nulla. Ingiustificabile.
Altrettanto poco giustificabile è l'assenza, oggi, di notizie e commenti relativi ai sette lavoratori della AIM ai quali non è stato confermato il contratto.
Sette lavoratori senza lavoro. Pochi, si dirà . Un numero insufficiente a "fare notizia". Non è così. Soprattutto perché AIM è un'azienda a capitale pubblico. È controllata dal comune di Vicenza e dovrebbe garantire un lavoro stabile e sicuro. Sarebbe un dovere costituzionale di quelle istituzioni (Stato, regioni, province e comuni) che costituiscono la nostra Repubblica. Ma, da troppi anni, garantire il lavoro è uno dei tanti principi costituzionali che, puntualmente, vengono "dimenticati".
Ho cercato nel Giornale di Vicenza. Non c'è nulla, nemmeno un rigo. In compenso ho trovato una pagina intera dedicata allo "scandalo" delle tessere (false?) del PdL vicentino. Su questa faccenda, che denota un malcostume preoccupante ma nulla più, è stato chiesto l'intervento della Magistratura. Così, per una questione "minima" come il tesseramento a un partito si muovono i giudici mentre per la Marlane Marzotto i giudici continuano a rinviare la prima udienza. Bizzarro ... indecente. E, in questa situazione, il più diffuso (e letto) giornale della nostra provincia non "alza la voce", non ci fa sapere quello che sta succedendo. Evidentemente alcune notizie è meglio che restino nascoste, taciute. È meglio non disturbare chi è ricco e potente, come sono gli imputati (manager e imprenditori della ex Lanerossi e della Marzotto) del processo Marlane.
La libertà di stampa dovrebbe essere poter scrivere quello che si vuole su qualsiasi argomento. Censurare le notizie scomode è tutt'altra faccenda.
PS: Dimenticavo, oggi sul Giornale di Vicenza c'è un inserto sull'oroscopo del 2012. "Fondamentale". E, ripresa in prima pagina, la notizia che il sindaco di un comune del Polesine ha istituito un assessorato alla felicità che sembra un'idea geniale del famoso "assessore alle varie ed eventuali" protagonista di esilaranti scenette umoristiche. Probabilmente vogliono farci ridere (anzi, "ridacchiare") perché "il nostro piangere fa male al re, fa male al ricco e al cardinale" che "diventan tristi se noi piangiam" (da "ho visto un re" di Jannacci-Fo). Povera Patria.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.