Il delirio di un uomo confuso
Sabato 5 Novembre 2011 alle 10:53 | 0 commenti
 
				
		Sostiene Berlusconi che in Italia le cose vanno benissimo. Accusa la stampa e l'opposizione di fare "catastrofismo". Inarrestabile sfoggia il famigerato sorriso a "36 denti" (secondo una sua affermazione secondo la quale egli ha più denti dei comuni mortali) e parla, parla ... straparla ... mentre l'Italia è in rovina. Un paese deriso e umiliato che deve rinunciare a parte della sua indipendenza e della propria dignità perché sorvegliato (commissariato?) dal FMI.
Dice Berlusconi: "Mi sembra che in Italia non si avverta una forte  crisi. La vita in Italia è la vita di un Paese benestante. I consumi non  sono diminuiti, i ristoranti sono pieni, per gli aerei si riesce a  fatica a prenotare un posto".
Berlusconi è in completa e totale  confusione. Tra una festa e l'altra, nelle sue faraoniche ville, ha  perso il senso della realtà. Non riesce a capire che, anche se fosse  vero quanto afferma sui consumi (e non lo è), esistono anche i cittadini  normali, quelli che cercano di lavorare onestamente. Persone che non  vanno nei ristoranti che lui frequenta e non utilizzano l'aereo per  spostarsi. Persone che non hanno soldi da spendere e fanno fatica ad  arrivare a fine mese. Vanno al lavoro (quelli che ancora lo hanno) con  mezzi propri o con mezzi pubblici disastrati e al "ristorante" non vanno  quasi più. 
Il presidente del consiglio è in palese difficoltà.  Straparla. È confuso. Crede che la sua condizione di uomo ricchissimo  (con gran parte delle sue ricchezze accumulate dopo il suo ingresso in  politica) sia comune ai cittadini italiani. Qualcuno glielo dica che non  è così. Qualcuno gli faccia presente che in Italia i disoccupati sono  sempre di più (sono 2.080.000, l'8,3% dati Istat), che quasi il 30% dei  giovani non lavora e non studia, che milioni di famiglie sono sotto la  soglia della povertà, che tantissimi cittadini ormai disperati non  cercano neanche più un posto di lavoro, che l'inflazione aumenta.  Qualcuno gli urli nelle orecchie che, nei posti di lavoro, ci si ammala e  si muore. Qualcuno gli faccia presente che, nei tre anni del suo  governo, il rapporto deficit/pil è cresciuto a dismisura nonostante ci  avesse assicurato che la crisi non c'era e che i conti erano "a posto"
"Lorsignori"  hanno continuato a raccontarci bugie. Ha mentito Berlusconi, ha mentito  Tremonti, ha mentito anche Confindustria fino a qualche mese fa. 
Oggi  Berlusconi continua a negare l'evidenza. Se veramente crede alle cose  che dice è un uomo che soffre di gravi disturbi, come ha detto nel suo  appello la moglie Veronica Lario. Altrimenti è solo un bugiardo  aggrappato alla poltrona del potere. In ogni caso un declino malinconico  e imbarazzante. Il problema è che Berlusconi sta rovinando l'Italia e  ognuno di noi. Non c'è più tempo: dobbiamo mandarlo a casa. E sostituire  questo governo disastroso con un governo di alternativa che faccia  pagare la crisi a chi l'ha creata. 
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