Il commissario Vernizzi smentito dal presidente della 1^ sez. Tar Lazio!
Martedi 3 Aprile 2012 alle 22:38 | 0 commenti
Massimo Follesa, CoVe.P.A. - Sabato 31 marzo su numerosi quotidiani del Veneto, il Commissario Vernizzi risponde alle doverose e indignate segnalazioni dei consiglieri Pettenò e Puppato con dichiarazioni sui protocolli antimafia veneti tutte da dimostrare, visto che le cosche sono riuscite ad infiltrare la metropolitana di Palermo, e con affermazioni su convenzione economica e piano economico finanziario, nelle quali sostiene che sono atti privati. Il CoVePA e il Comitato dei 41 ricorrenti contro l'emergenza inesistente intendono ribadire che queste dichiarazioni sono l'ennesima versione con cui il Commissario Vernizzi nega atti fondamentali e pubblici come ribadito dalla prima sezione del TAR Lazio.
L'ordinanza n.1740/2011-31/03/2011 del Presidente Giorgio Giovannini, sancisce “di accogliere l'istanza istruttoria atteso che, ai sensi dell'art. 46, co. 2, D.Lgs. 104/10, l'amministrazione, nei termini di cui al primo comma, deve produrre il provvedimento impugnato nonché gli atti in esso citato e i documenti in base ai quali l'atto è stato emanato, quelli in esso citati e quelli in base ai quali l'atto è stato emanato, quelli in esso citati e quelli che l'Amministrazione ritiene utili al giudizio;â€. Il Presidente inoltre ordinava al Commissario Delegato per l'emergenza Ing. Silvano Vernizzi di depositare il progetto definitivo in versione integrale, e tutti i documenti ad esso allegati e citati nell'ordinanza di approvazione entro il termine di 30 giorni.
Da un anno non ha depositato al TAR Lazio convenzione economica, piano economico finanziario, relazione costi-benefici, piano di fattibilità , e altri documenti per un totale di 15 allegati all'approvazione del Progetto Definitivo. Vernizzi si sottrae al giudice del suo operato, ma soprattutto nega i documenti indispensabili per l'autorizzazione del finanziamento pubblico della SPV. Non sappiamo a quali responsabilità penali si espone il Commissario ma nega documenti fondamentali per sapere se la SPV rispetterà le basi economiche di partenza, e aumenta le zone d'ombra entro cui è possibile infiltrare le peggiori forze del nostro paese:
1.    Deve essere pubblica l'analisi costi-benefici, che è predisposta a cura del proponente della SPV. E' resa obbligatoria dalla L.n. 350/2003 art.4 c.134.
2.    Deve essere pubblico per tutti gli interessati alla SPV il Piano Economico Finanziario asseverato da una banca (art. 153 c.9 D.Lgs. 163/2003).
3.    Deve essere pubblica l’“Istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e trasporti per la Superstrada a pedaggio Pedemontana Venetaâ€.
4.    Deve essere chiarita l'insufficienza dei flussi di traffico e del TIR.
1.    Deve essere pubblica l'analisi costi-benefici, che è predisposta a cura del proponente della SPV. E' resa obbligatoria dalla L.n. 350/2003 art.4 c.134. L'accesso alle analisi è stabilito dalla conferenza Aarhus (art.6, c.2 e segg.) e dalla normativa dell'UE. Questo diritto è sancito dal D.Lgs. 19 agosto n. 195 “Attuazione della direttiva CE/4/2003 sull'accesso del pubblico all'informazione ambientaleâ€.
2.    Deve essere pubblico per tutti gli interessati alla SPV il Piano Economico Finanziario asseverato da una banca (art. 153 c.9 D.Lgs. 163/2003). Questo documento è oggetto di deroga dalla OPCCM-3802/2009 per la SPV. LA VERIFICA DEL PEF, segna la linea economico finanziaria dell'opera, soprattutto in previsione di una più che probabile esplosione dei costi, visti gli atti del Commissario Straordinario che ha rimandato tutte le verifiche ambientali alla progettazione esecutiva.
3.    Deve essere pubblica l’“Istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e trasporti per la Superstrada a pedaggio Pedemontana Venetaâ€. La delibera CIPE, riporta alcuni significativi risultati di sintesi delle “simulazioni condotte ed estese sino al 2035†relative alle “quote di traffico†che nel P. E. F. (L.n. 350/2003 art.4, c. 134 e 140) non possono essere derogati. Nuovi dati sul traffico della Provincia di Vicenza (progetto SIRSE 2000-2007), costituiscono un aggiornata analisi dei flussi di traffico nel territorio vicentino. Il loro calo dimostrerebbe che le risorse pubbliche non sarebbero assegnabili, e che la copertura economica del progetto della SPV sarebbe difficile, per quanto sia a pedaggio e perciò abbia un consistente contributo regionale.
4.    Deve essere chiarita l'insufficienza dei flussi di traffico e del TIR. La SPV con questa mole dell'opera, del tracciato e dei costi crerebbe un debito nascosto, non ripagabile. La spesa attuale è di quasi 2400 mln€ per 95 km, oltre a più di 55 km di complanari. Nella delibera CIPE n. 96/2006, il Tasso Interno di Rendimento è stato dichiarato pari a 7,5%, ma non vi sarebbe alcuna verifica con i flussi di traffico indicati dall'istruttoria del Ministero e dallo studio della Provincia di Vicenza. La condizione che il TIR sia sufficiente è condizione per la finanziabilità della SPV. Il dato risulta dal confronto tra i costi preventivati ed il possibile flusso netto di cassa prodotto dal numero annuo medio di utenti paganti atteso per la SPV. Con le risultanze del CIPE aggiornate con i dati SIRSE, abbiamo posto un arrotondamento per eccesso per rendere più plausibile il risultato del calcolo, anche in questo caso si arriverebbe ad avere un tasso interno di rendimento inferiore di quasi un ordine di grandezza a quello ammesso.
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