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Il Comitato Vicentino Handicap scrive all'Amministrazione comunale

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 22 Gennaio 2014 alle 11:53 | 0 commenti

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Riccardo Cagnes, Coordinatore del Comi.Vi.H. - Come ormai noto le associazioni che operano nell'ambito della disabilità hanno presentato ricorso al Tar contro la decisione della Conferenza dei Sindaci dell'Ulss 6 di precludere, alle persone disabili che vivono in strutture residenziali, l'accesso e la fruizione delle attività educative, assistenziali e riabilitative che si svolgono all'interno dei centri diurni.

Sulla richiesta di sospensiva , della suddetta delibera, si è già espresso il Tar del Veneto che ha inteso far proprie le motivazioni presentate dai legali della Conferenza.

Trattasi di motivazioni che non possono non sollevare serie perplessità.

Così, ad esempio,  appare incomprensibile l’affermazione  che la frequenza e la fruizione dei servizi erogati in un centro diurno per le persone residenti in strutture residenziali non possono essere considerati Lea (Livelli essenziali di assistenza); ed allo stesso modo l’affermazione che nelle strutture residenziali si possono erogare servizi e svolgere attività “equipollenti”, a quelle erogate nei centri diurni, appare totalmente al di fuori della realtà, e non solo locale.

La differenza strutturale tra un centro diurno e una comunità residenziale è stata ampiamente e ripetutamente descritta e dibattuta, ed è ormai fatto notorio.

Non si capisce del resto   perché, per l’erogazione delle attività “equipollenti”, in un centro diurno si debba sottostare ad una normativa (L.R. 22/2002) che ha indotto la Regione Veneto ad intimare onerosi adattamenti strutturali a molte delle strutture, mentre ora  in una comunità residenziale le “stesse” attività si possono svolgere al di fuori  di  tali norme.

Ma l’aspetto più curioso di tali argomentazioni,  evidentemente digiune di una adeguata  conoscenza del settore ,  è il fatto che le stesse rispecchiano quelle della  Conferenza dei sindaci e dall'assessore regionale alle politiche sociali.

Le Associazioni quindi, certe che con più tempo a disposizione il Tar possa approfondire la materia, attendono fiduciose l'esito del ricorso di merito.

Vanno però aggiunte alcune riflessioni sul risvolto politico generato dalla vicenda.

Il Comune di Vicenza, unico tra i trentanove della Conferenza dell'ulss 6, nei mesi scorsi ha manifestato la propria solidarietà alle motivazioni che hanno spinto alla protesta le Associazioni. Ha attivato la V^ Commissione dando luogo ad una serie di incontri ai quali tutte le parti coinvolte hanno potuto  esprimere il proprio punto di vista  e ha dedicato un'ampia discussione durante l'adunanza del Consiglio Comunale del 19 settembre 2013.

A conclusione di questo iter il  Consiglio Comunale ha approvato all'unanimità un ordine del giorno che assicurava anche  il proprio impegno presso le Istituzioni preposte – Regione e Stato – per giungere ad una soluzione idonea alle istanze sollevate dai Cittadini con disabilità.

Il Sindaco e l'Assessore alla Comunità e alle Famiglie hanno concordato con le Associazioni alcune iniziative volte ad ottenere una revisione dei costi organizzativi e gestionali per l'individuazione di eventuali sprechi e, in un'ottica di ottimizzazione, per apportare le dovute correzioni.

Ad oggi, a distanza di circa tre mesi,  le Associazioni attendono che Sindaco e Assessore, illustrino il lavoro svolto e i risultati dei controlli effettuati.

C'è da aggiungere che, precedentemente, i rappresentanti delle Associazioni hanno incontrato tutte le componenti partitiche/politiche  presenti in Consiglio Comunale ricevendone la massima solidarietà.

In tutti gli incontri, sia pubblici che privati, gli esponenti di ogni singolo partito hanno espresso il loro dissenso prendendo nettamente le distanze dalla delibera della Conferenza e dichiarando inoltre, in più occasioni, che “…non si possono non trovare le risorse atte a garantire i servizi che le Associazioni rivendicano a favore dei Cittadini con disabilità…”.

A tali dichiarazioni di intenzione è seguita inizialmente la proroga di due mesi dell’accoglienza nei centri diurni delle persone con disabilità che vivono definitivamente in strutture residenziali, e l’impegno della politica pareva finalmente concreto. Ma si trattava solo di apparenza.

Infatti, dal primo dicembre 2013,  le persone con disabilità che vivono definitivamente in strutture residenziali non frequentano più i centri diurni !

Si auspica quindi che l'Amministrazione comunale vicentina voglia seriamente  dar seguito  alle manifestazioni di solidarietà attivandosi per trovare comunque le risorse necessarie atte a garantire la frequenza dei centri diurni ai Cittadini residenti nel proprio territorio, che ne hanno necessità e diritto.

Dar seguito a tale auspicio darebbe credito  alle dichiarazioni  dell'Amministrazione comunale vicentina, smentirebbe la convinzione  che ben poco stia cambiando  nel  solito “teatrino della politica” e dimostrerebbe, ai cittadini tutti, che questa è davvero al servizio del cittadino.

Un mancato riscontro alla presente richiesta darebbe credito a quanti, in questa vicenda, hanno insinuato che la politica si è presa gioco dei Cittadini con disabilità e renderebbe intollerabile, tale evenienza,  per le Associazioni scriventi.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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