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Comitato Pomari: Comune e privato disponibili a ridiscutere insieme il progetto

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 27 Novembre 2013 alle 14:28 | 0 commenti

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Comitato Pomari - In questi giorni alcuni nostri rappresentanti hanno incontrato le parti coinvolte nel progetto di cementificazione che contestiamo: il Comune e il privato. Lunedì 25 è toccato agli assessori Dalla Pozza e Zanetti, responsabili rispettivamente dell'urbanistica e dell'edilizia privata. Martedì 26 è toccato ai responsabili della ditta Incos Italia Spa: l’Architetto Gaetano Ingui e il sig. Enrico Sottani.

C’è da sottolineare che abbiamo partecipato agli incontri forti di un ampio consenso conquistato negli ultimi mesi tra la popolazione del quartiere a seguito di volantinaggi, raccolta firme e assemblee. Mesi in cui abbiamo preparato anche il corteo dello scorso 23 novembre, un corteo partecipatissimo e determinato come non se n’era mai visti prima.
Proprio grazie alla continua mobilitazione che abbiamo messo in campo, dagli incontri è emerso che sia il Comune sia il privato sono disponibili a ridiscutere insieme il progetto Nuova Pomari. Questo è un primo passaggio molto importante perché dimostra che solo quando la popolazione scende in piazza riesce ad essere ascoltata.
Gli assessori Dalla Pozza e Zanetti, avendo un compito amministrativo e istituzionale, ci hanno più volte ribadito che il loro ruolo è quello di far rispettare la legge, perciò non hanno fatto altro che dichiararsi disponibili a cercare di rispondere alla nostra richiesta di trasformazione dell’area in parco nei limiti imposti dagli atti amministrativi e quindi dalla legge. Legge che peraltro nel nostro caso tutela gli interessi del privato e non quelli della collettività. In ogni caso per venirci in contro il Comune ha mandato un preavviso di diniego alla proroga richiesta dai costruttori per il “Piruea Pomari”, ovvero quello strumento urbanistico che la Giunta di centrodestra guidata da Hüllweck utilizzò nel 2003 per cancellare il parco dai progetti precedenti.
Alla fine la novità è che gli assessori si sono mostrati disponibili ad aprire un tavolo di confronto con la ditta Incos Italia Spa per cercare una soluzione alternativa che possa arrivare alla creazione del parco.
L’incontro con i responsabili della società Incos è stato importante poiché è emersa la loro disponibilità ad incontrare il Comune, per questo abbiamo proposto di aprire un tavolo a tre che comprenda Comune-Incos-Comitato. Alla fine Incos, a livello teorico, si è dichiarata disponibile al cambio della destinazione d'uso da commerciale/direzionale a verde pubblico, ma ci ha ricordato che i loro diritti edificatori rimangono, quello che ci hanno fatto capire è che c'è un’apertura per quanto riguarda un eventuale spostamento dell’edificabile in altre zone.
Da parte nostra premettiamo da subito che non vogliamo liberarci delle cubature ai Pomari spostandole in altre zone della città accollando il problema a qualcun altro. I principi con cui affronteremo questa eventuale opzione saranno quelli del recupero di zone abbandonate e/o degradate e l’assoluta contrarietà al consumo di suolo agricolo, in ogni caso la nostra posizione resta quella di evitare ulteriori cementificazioni data la presenza di centinaia di locali sfitti.
A questo punto non resta che aprire ufficialmente il tavolo di trattativa nel quale il Comune dovrà impegnarsi a proporre delle soluzioni alternative sulle quali noi vigileremo, soluzioni che dovranno tenere conto delle esigenze della popolazione. Il tutto in vista della futura creazione del parco urbano.
Ci attiveremo per l’apertura del tavolo nei prossimi giorni, la mobilitazione continua…


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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