Il 12 febbraio nel Pdl si vota: in attesa di Lia Sartori & c., parlano Hullweck e Martini
Mercoledi 1 Febbraio 2012 alle 22:49 | 0 commenti
In via dell'Umiltà a Roma, dopo aver deciso "contro ogni ragionevole dubbio" per il congresso del Pdl della provincia di Vicenza i vertici competenti hanno ufficializzato anche la data allineandola a quella degli altri congressi veneti: senza rinvii estenuanti al 25 il D day è per sabato 12 febbraio. Lo hanno deciso i "capi" del partito presenti oggi e cioè i coordinatori nazionali del Partito Denis Verdini e Ignazio La Russa, i responsabili nazionali dell'organizzazione Maurizio Lupi e Marco Martinelli e i responsabili nazionali del tesseramento Gregorio Fontana e Francesco Biava, affiancati da Alberto Giorgetti e Marino Zorzato, coordinatori regionali del Veneto.
Abbiamo provato a raggiungere i vari protagonisti, invano per Toniolo e Zanettin, mentre l'assistente al parlamento europeo dell'eurodeputato Lia Sartori ci ha risposto per lei, ancoa impegnata, per assicurarci un qualche commento quanto prima. Sul fronte opposto con Sergio Berlato che vuol far ancora commenti a caldo e non rintracciabile Elena Donazzan ci ha affidato i primi commenti Enrico Hüllweck, per due mandati sindaco di Vicenza, in treno sulla via del ritorno a Vicenza dopo aver partecipato anche a un evento culturale nella capitale: "E' stata una giornata intensa e faticosa, ma ce lo potevamo aspettare. Abbiamo portato a Roma come delegazione l'immagine di un partito con le sue varie anime di origine e questo, penso, sia stata una mossa vincente oggi di Berlato e anche il significato maggiore della vittoria odierna. Andare a congresso significa far scegliere ai nostri tesserati chi gestirà il partito e questo è ancora più importante quando il sistema elettorale attuale non consente agli elettori di scegliere i loro rappresentanti in Parlamento. Ho sempre vinto le elezioni a cui ho partecipato, a iniziare a dieci anni nelle votazioni per il capoclasse, mentre l'unica in cui non ho potuto giocarmi le carte della scelta democratica è stata quella ultima per il Parlamento in cui sono stato collocato nelle retrovie delle liste dei nominati perché per ora funziona ancora così: contano altre cose nelle scelte dei vertici ...". E l'assessore provinciale Morena Martini, anche lei sulla via del ritorno in treno, la raggiungiamo mentre è all'altezza di Bologna dopo tre ore di blocco delle linee ferroviarie per la neve che è venuta già alla grande in Emilia: "Siamo soddisfatti e questo è un premio al nostro lavoro per poter rappresentare tutti quelli che hanno partecipato al progetto del Pdl. Abbiamo lottato anche, se non soprattutto, contro strumentalizzazioni mediatiche a cui sono abituata, io che ho vinto a Bassano la mia competizione elettorale in città senza poter fruire della visibilità data ad altri e io che ho portato avanti, prima che se ne appropriasse mediaticamente il sindaco Cimatti, tutto il progetto del piano sociale del lavoro a Bassano, per tutti, non per chi era vicino alla mia area. Ma ho vinto grazie al rapporto col territorio: mi hanno insegnato fin dall'inizio della mia attività politica che bisogna parlare con la gente intorno: prima si chiede supporto ai genitori, poi ai parenti, agli amici, alle associazioni e così via. Allora perché questi voti portati al partito nelle varie elezioni sono stati e sono buoni mentre non lo sarebbero nelle votazioni per scegliere gli organi direttivi del partito? Ora andiamo avanti per dimostrare la bontà del nostro progetto. Fra poco si tornerà a parlare di politica e non più di giochi fatti e condizionati da fuori.."
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