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I privati: a Borgo Berga progetto in regola e innovativo

Di Marco Milioni Giovedi 14 Novembre 2013 alle 14:58 | 0 commenti

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Il complesso di Borgo Berga? Assieme al tribunale costituisce una partita urbanistica importante per la città che porta con sé sostanziosi miglioramenti rispetto al progetto iniziale. Gli edifici si integrano bene con il resto del contesto cittadino mentre da un punto di vista formale la pratica ha seguito un cursus perfettamente legale per cui sono da rispedire seccamente al mittente gli addebiti, anche penali recentemente piovuti sulla vicenda.

È questo il quadro tratteggiato ieri sera al ridotto del teatro civico di Vicenza. Un appuntamento organizzato dai privati, la Sviluppo Cotorossi spa, che propongono il piano in fase di ultimazione nella prima periferia sud di Vicenza. A spiegare punto su punto le ragioni della società c'era l'amministratore delegato Paolo Dosa (nel riquadro), il dottor Giacobbe Verrascìna, che rappresentava la piemontese Codelfa, uno dei soci pesanti in Sviluppo Cotorossi assieme alla berica Maltauro. Assieme a loro c'èera il progettista del piano privato (prevede edifici commerciali, terziari e abitazioni) l'archistar portoghese Gonçalo Byrne. I privati hanno invitato anche l'amministarzione comunale, rappresentata per volere del sindaco Achille Variati, dal direttore del settore territorio Antonio Bortoli.

In una cornice alquanto desolata, almeno per la presenza del pubblico giacché gli uditori toccavano appena quota cento, è stato Dosa a fare da vero e proprio mattatore della serata (unico ad alzarsi in piedi tra i relatori): «Piste ciclopedonali di pregio saranno realizzate sulle arginature. Una delle aree commerciali pesanti, previste ab origine, viene sottodimensionata. I parcheggi e il verde comune aumentano. L'alveo del fiume Retrone è libero finalmente da edifici. Di più l'impianto dell'iter sotto il profilo legale è inattaccabile: ben sedici sono gli pubblici i quali hanno visionato e approvato il progetto. Tutti i lavori sugli argini e sul fiume sono stati autorizzati dal Genio civile; la messa in sicurezza ambientale dell'area è stata vagliata da Arpav e provincia. Nessuno può parlare di abusi edilizi».

Poco dopo è toccato a Verrascìna parlare della cornice economica di una iniziativa che vale un centinaio di milioni di euro: «Si tratta di un modus di concepire l'architettura nuovo per Vicenza. È sulla base di questo convincimento che ci siamo impegnati su un sentiero che difficilmente avremmo percorso senza la compagnia di un partner affermato come Maltauro». Il proponente infatti se ai primi degli anni 2000 era la famiglia dell'ex premier Silvio Berlusconi, ovvero il soggetto che ha ottenuto l'ok alla lottizzazione da parte della allora maggioranza di centrodestra, nel tempo è cambiato. E oggi il pacchetto di controllo della compagnia (un 70% tondo) è in mano alla pari tra Maltauro e Codelfa, al netto ovviamente di eventuali quote di governance de facto dislocati presso qualche finanziaria.

Il professor Byrne invece si è preso la briga di dare peso, con l'ausilio di alcuni lucidi, all'idea di fondo che ha animato il suo lavoro. Ovvero quella di «raccordare il nuovo edificato al contesto storico e geografico facendo leva sulla porosità estetica degli edifici progettati e sulla a loro capicità di intersecarsi col paesaggio in maniera virtuosa». Bortoli invece ha illustrato la questione da un punto di vista amministrativo facendo luce sull'iter che tra il 2001 e oggi ha portato prima il palazzo di giustizia e poi le aree afferenti ad entrare nell'ottica di un'unico ambito di intervento. Il funzionario comunale ha invece respinto al mittente le accuse di quegli avvocati bassanesi che hanno parlato di mancanza di certificazione antinendio al nuovo tribunale e ha spiegato che l'amministrazione è pronta a produrre le carte. Sui documenti che gli uffici invece non avrebbero prodotto al gruppo consiliare del M5S, sempre in relazione al caso ex Cotorossi, bortoli non è stato in grado di rispondere.

Da parte degli spettatori non sono mancate le critiche ad un progetto definito assai impattante anche alla luce delle recenti polemiche sulla vicenda ex Cotorossi, culminate con un esposto in sede penale per presunti abusi edilizi o presunte concessioni rilasciate illegittimamente. In questo solco si inserisce la diffida che proprio poche ore fa Legambiente ha inviato, assieme ad altri, direttamente al comune di Vicenza. Una diffida in cui si intima al comune di vicenza di non rilasciare altri permessi a costruire proprio in ragione delle criticità evidenziate in passato dalla stessa Legambiente e dal Comitato contro l'abusivismo edilizio.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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