Protestano i lavoratori anagrafe di Vicenza: spiegano per Cub i perchè Turetta e Dalla Riva
Martedi 10 Luglio 2012 alle 14:19 | 1 commenti
Maria Teresa Turetta, Emilio Dalla Riva, CUB Pubblico Impiego Vicenza - Â Dopo l'incontro dal Prefetto di oggi, indetto per trovare una conciliazione alla vertenza in atto tra lavoratori dei settori Anagrafe, Stato Civile ed Elettorale e Decentramento amministrativo e Comune di Vicenza, la scrivente Organizzazione Sindacale ha deciso di non revocare lo stato di agitazione sindacale.
L'Amministrazione è stata irremovibile: per risolvere gli annosi e prevedibili problemi dell'ufficio anagrafe non bisogna implementare l'organico di questo settore, basta semplicemente spalmare l'orario di lavoro settimanale degli addetti su sei giorni invece che su cinque.
Il sabato un addetto in tre ore di sportello potrà rilasciare solo 12 carte di identità che certamente non risolvono la mole di lavoro che è costantemente presente in questo ufficio, in particolare d'estate.
Come sempre succede nella Pubblica Amministrazione i migliori suggerimenti organizzativi vengono dai lavoratori e non dalla Dirigenza stra pagata: i lavoratori avevano chiesto di ampliare il servizio per il rilascio delle carte di identità aggiungendo uno sportello in più nel normale orario di lavoro settimanale. Decisione bocciata dai vertici comunali.
Come sindacato abbiamo ricordato che già dal 2009 molti comuni medio grandi (Roma, Milano, Genova, Brescia ecc.) e recentemente anche un piccolo comune del Veneto hanno adottato, in accordo con il Prefetto, la possibilità di far accedere i cittadini on line direttamente ai propri dati anagrafici per potersi stampare direttamente da casa i certificati anagrafici, risparmiando notevolmente sulle spese del personale e agevolando realmente i cittadini.
Se il Comune di Vicenza e la sua dirigenza non sono ancora in grado di elaborare questa che potrebbe essere una vera soluzione ai problemi del settore anagrafe e dei cittadini utenti, l'altra soluzione è quella di impiegare un paio di lavoratori in più, dirottandoli da altri settori, in modo da poter offrire veramente un maggiore numero di ore di sportello ai cittadini, in particolare nel corso dell'estate.
Il tenere aperto il sabato mattina tre ore con un solo addetto per tre mesi per il rilascio delle carte di identità ha il sapore di soluzione tampone demogogica tipica in campagna elettorale, fatta pesare sulla pelle dei lavoratori già tediati dai mille problemi logistici e organizzativi mai risolti finora.
Il dirigente dell'anagrafe era talmente certo che non ci sarebbero state emergenze estive (che invece si ripetono ogni estate) che non ha neanche mai elaborato "un piano B" organizzativo di emergenza estivo in tutti questi anni volto ad ampliare e migliorare il servizio ai cittadini; oltre a ciò non è neanche stato chiesto personale in più nella rilevazione del fabbisogno di personale del 2012.
Ancora una volta i lavoratori dovranno subire le incompetenze della dirigenza comunale sulla loro pelle. Dirigenti che percepiscono annualmente dai 90 mila fino ai 170 mila euro l'anno. Il pesce puzza sempre dalla testa per questo non abbiamo revocato lo stato di agitazione sindacale e oggi stesso proclamiamo lo sciopero e della protesta degli addetti all'anagrafe sarà data ampia informazione ai cittadini/utenti.
Invitiamo i lavoratori dell'anagrafe ad essere uniti: anche il lavoro straordinario su base volontaria è una finta soluzione ai problemi economici che purtroppo gravano sulla nostra categoria di lavoratori pubblici, con i contratti bloccati fino al 2017. L'unità e la lotta sono l'unica soluzione per poterci riscattare da questi soprusi.
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