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I finiani lasciano il governo

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 15 Novembre 2010 alle 23:53 | 0 commenti

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Rassegna.it - Ancora un passo che certifica la crisi dell'esecutivo: i 4 esponenti di Fli inviano al premier le lettere di dimissioni. Via anche Reina dell'Mpa. Bocchino e Bindi in due interviste: "Ora un governo di responsabilità". Non esclusa alleanza a tre con l'Udc

Nuovo passo verso la crisi di governo. Arrivano oggi (15 novembre) sul tavolo del premier Silvio Berlusconi le quattro lettere di dimissioni dall'esecutivo degli esponenti di Fli: lasciano il ministro delle Politiche europee Andrea Ronchi, il viceministro allo Sviluppo Adolfo Urso e i sottosegretari Roberto Menia (Ambiente) e Antonio Bonfiglio (Agricolutra). A loro si aggiungerà anche il sottosegretario dell'Mpa Reina. "Una nuova maggioranza, penso non solo a Fini e all'Udc, che culturalmente e politicamente è una costola del centrodestra italiano. Ma dobbiamo guardare senza pregiudizi e con una mentalità aperta all'opposizione che va coinvolta in un governo di responsabilità nazionale". Lo afferma in un'intervista alla Stampa Italo Bocchino (Fli) delineando i protagonisti di un esecutivo che "dia vita a una nuova stagione di riforme condivise: Costituzione, fisco, legge elettorale".

"Gli elettori democratici capirebbero, un'alleanza con Fini e Casini sarebbe in nome della Costituzione per battere la degenerazione politica a cui ci ha condotti Silvio Berlusconi". Così in un'intervista a Repubblica Rosy Bindi, presidente del Pd, secondo cui "il premier può anche avere ripreso la compravendita dei parlamentari e continuare a fare comizi. ma una volta dato il via libera alla legge di bilancio, cadrà". Quando c'è un bicameralismo perfetto, spiega Bindi, "la fiducia è necessaria in tutte e due le Camere, per chi conosce l'abc della Costituzione. E questo la dice lunga sul fatto che Berlusconi ha veleno anche nella coda". Il Pd fara un'alleanza con Fini? "Faremo di tutto per rendere possibile un governo di solidarietà nazionale così come ci opporremo a un tentativo di rincollare la maggioranza magari con la stampella dell'Udc", spiega l'esponente Pd, "ma se Berlusconi ci porta a votare - aggiunge - non possiamo fare l'errore del '94. Dovremmo allearci perciò - afferma - con Fini e Casini che tentano di costruire il terzo polo, nel nome della Costituzione e della democrazia".

La mappa della crisi intanto è già segnata. La conferenza dei capigruppo di Montecitorio convocata per domani (16 novembre) alle ore 9 è stata rinviata in presenza di un incontro, previsto per il pomeriggio tra il presidente della Repubblica e i presidenti di Camera e Senato dedicato all'esame delle prossime scadenze dell'attività parlamentare. La capigruppo avrebbe dovuto mettere in calendario le mozioni sulla fiducia. Entro il 19 novembre, poi, dovrebbe arrivare il via libera di Montecitorio alla legge di stabilità, cioè la vecchia finanziaria, che dalla settimana prossima sarà al Senato dove il voto finale è atteso per fine mese. Quindi sarà la volta dei voti di fiducia, presumibilmente tra il 29 e il 3 dicembre.

Sullo sfondo c'è la data del 14 dicembre, giorno in cui la Corte Costituzionale si esprimerà sul legittimo impedimento. Se lo boccerà, Berlusconi rimarrà senza più scudi giudiziari. Sembra invece non percorribile l'ultima idea del premier di andare al voto solo per la Camera. Il presidente della Repubblica non ha commentao questo ennesimo tentativo del premier, ma del resto quando Prodi fu sfiduciato al Senato, l'ipotesi di sciogliere un solo ramo non fu presa in considerazione da nessuno, tanto meno da Berluscon


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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