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Grumolo: sulle distanze dai corsi d'acqua il comune si arrende al comitato antiabusi edilizi

Di Marco Milioni Mercoledi 28 Aprile 2010 alle 16:34 | 0 commenti

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La giunta comunale di Grumolo si arrende al monito del comitato berico contro gli abusi edilizi e blocca la deroga per la costruzione di alcuni edifici a meno di dieci metri dai corsi d'acqua.

La decisione sancita ieri sera durante l'assise municipale del piccolo centro dell'est Vicentino è maturata durante da una sessione dedicata ad urbanistica e bilancio.

Dal voto scaturisce così un precedente amministrativo importante per provincia e regione.

Intanto però è scontro attorno alla delibera ribattezzata "salva Teso".

IL PROLOGO. Il consiglio comunale di Grumolo ieri infatti era chiamato ad esprimere parere favorevole o contrario rispetto ad una variante urbanistica del 2009 che prendeva in esame una serie di lotti agricoli di proprietà di Papillon spa Giuliana Teso, una delle case di moda e pellicceria tra le più note della regione. Tra i punti forti della delibera del 2009 c'era appunto la possibilità di costruire a meno di dieci metri dalla roggia che costeggia il fondo. Una scelta, in parte divenuta prassi in provincia, vista però come il fumo negli occhi dal "Comitato vicentino contro gli abusi edilizi" che per motivi analoghi, nel capoluogo, aveva avviato una battaglia giudiziaria per il caso Ponte Alto (quest'ultimo è ancora pendente sul versante penale, ma la magistratura ha già riconosciuto come illegittime le autorizzazioni amministrative rilasciate dal comune di Vicenza).

Giunta di GrumoloIL MONITO. Tant'è che il comitato aveva sintetizzato le sue perplessità in una serie di osservazioni poi formalmente protocollate al comune di Grumolo. In soldoni il comitato dice alla giunta una cosa che più o meno suona così: "caro Comune, non puoi approvare quella variante così com'è (le osservazioni sono una sorta di seconda lettura, Ndr) perché la distanza da tutti corsi d'acqua è regolata da una legge nazionale dei primi del Novecento e le deroghe non possono essere concesse da organismi sotto-ordinati, siano i comuni o i consorzi di bonifica. Se la delibera non viene cambiata secondo le nostre osservazioni il consiglio approva un atto illegittimo". Così le settimane passate le minoranze consiliari hanno colto la palla al balzo: Giorgio Magnani ("Lista civica comitato popolare"); Vittorio Bettinardi e Michele Ponso (entrambi della civica "Impegno e Rinnovamento") hanno presentato osservazioni molto simili a quelle del comitato.

 

LA NOVITÀ. E la novità è arrivata ieri sera in un'aula gremita da una trentina di spettatori. La giunta, facendo retromarcia rispetto al 2009, ha preso atto della situazione ed il sindaco Flavio Scaranto della civica "Comunità e Territorio" ha chiesto alla sua maggioranza, la quale ha acconsentito con voto unanime assieme alle minoranze, di dire sì alle osservazioni sulle distanze. In un attimo è calato il gelo: muta la giunta; muto anche il capogruppo di maggioranza Pippo Franceschetto. Il silenzio è stato rotto solo dallo sfogo del primo cittadino: «Va comunque detto che da anni abbiamo assistito ad una prassi per la quale le costruzioni erano state autorizzate anche a distanze inferiori. A questo punto il comitato dovrebbe andare a sindacare anche qui attorno». Il pubblico ride e la minoranza attacca: «Ma è possibile che gli uffici tecnici comunali non conoscessero questa norma, abbiamo dovuto pagare un consulente esterno per spiegare ai nostri tecnici che la legge va rispettata?».

 

LA BATTAGLIA. In tarda sera poi la discussione è si è spostata sulla seconda parte della delibera, quella che ridefinisce urbanisticamente il comparto sul quale insistono le attività del gruppo Teso. Per il primo cittadino la modifica voluta dalla giunta garantisce il comune da eventuali espansioni abnormi da parte dei privati. Di segno opposto le minoranze che parlano di delibera ad personam e di una sorta di sanatoria a posteriori (la pellicceria Teso infatti si trova su un terreno agricolo). Ancor più duro Bettinardi che parla di provvedimento sul filo del «falso in atto pubblico». L'aria è incendiata. Si parla già di esposti in prefettura e alla magistratura. «Nei prossimi giorni ci faremo sentire» ha detto Bettinardi a margine della seduta.

 

IL COMITATO. In ultimo c'è stata la presa di posizione del comitato: «Nessun trionfalismo da parte nostra - sottolinea il portavoce Paolo Crestanello - noi siamo abituati a far parlare gli atti, le leggi, i documenti. La decisione sulle distanze assunta ieri a Grumolo però ha una valenza provinciale e regionale. Ancora una volta si sancisce il criterio per cui gli enti sotto-ordinati non possono in nessun modo derogare alla norma nazionale a protezione dei corsi d'acqua. È una questione di civiltà giuridica».


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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