Governo Monti, PdCI: valuteremo nei fatti ma persiste la "confusione" tra diritti e privilegi
Venerdi 18 Novembre 2011 alle 17:57 | 1 commenti
Giorgio Langella, PdCI, FdS - L'impressione, dopo il discorso di Monti al senato, è quella di una continuità sostanziale con il passato nel senso che i sacrifici li dovranno fare i soliti cittadini onesti che hanno sempre pagato. La nostra posizione è chiara. Per uscire dalla crisi bisogna fare riforme vere, di struttura, che prelevino risorse dalle grandi ricchezze. In maniera progressiva e non "una tantum".
Il fatto che Monti non citi mai la patrimoniale e che si riferisca al mercato del lavoro e alle pensioni in termini "soliti" è un fatto grave che nasconde non tanto prudenza quanto una minaccia verso lavoratori e pensionati. I riferimenti positivi verso la riforma Gelmini sono imbarazzanti. Inoltre persiste la "confusione" tra diritti e privilegi. Su questo bisogna essere chiari: lavoro, pensione, un fisco equo e giusto (una tassazione progressiva sulle ricchezze e non solo sui redditi così come stabilisce la costituzione), salute, istruzione ... sono DIRITTI conquistati con decenni di lotte. I privilegi sono quelli di quella minima percentuale de famiglie italiane che posseggono la maggiornaza della ricchezza totale del paese. Questi privilegi si devono abbattere.
Valuteremo nei fatti ma l'inizio è tutt'altro che positivo.
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