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Governo balneare? No invernale e da... Leone

Di Italo Francesco Baldo Martedi 13 Dicembre 2016 alle 09:28 | 0 commenti

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Negli anni Settanta del secolo scorso Giovanni Leone, divenne famoso non per le sue competenze in campo giuridico, nel quale eccelleva, ma perchè era chiamato a gestire governi che duravano per l'intera estate. Così tutti facevano le ferie in pace e poi si sarebbe fatto sul serio. Da anni mancavano governi di questo tipo, oggi invece viene riproposto e guarda caso proprio da ex democristiani (il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il neo premier Paolo Gentiloni, con la compiacenza certa di Rosy Bindi): il Partito Democratico ne ha sempre bisogno per vivere, Prodi docet! Un governo, quello che vagisce e non raggiungerà certo la maturità, nel quale rimane addirittura come potente Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio anche chi ha maggiormente contribuito alla sconfitta di Matteo Renzi,  Maria Elena Boschi, che fu autrice della riforma, un po' pasticciata almeno, della Costituzione.

Possibile che non si sia compreso che proprio l'aver consentito alla neo Sottosegretaria di rimanere al suo posto dopo le ben note vicende della Banca Etruria, ha determinato l'inizio della sconfitta di Matteo Renzi, dato che non si è votato sulla riforma costituzionale se non formalmente, ma in realtà proprio su quanto compiuto dal Governo del Fiorentino?
Certo Matteo Renzi, cui non è noto il detto latino "pacta sunt servanda", si veda l'affaire Sergio Mattarella al Quirinale, ha ignorato che aveva un patto con Silvio Berlusconi. Questo avrebbe consentito di riformare senza eccessivi problemi la Costituzioni e magari di continuare a governare fino alla scadenza fissata del 2018, anche se con tanti transfughi. Ciò non è avvenuto, dato che Renzi, segretario del Partito e Capo del Governo, sia pure da "dittatore" 4.0, intendeva imporre solo la sua leadership. Certo malumori esistevano nel Partito Democratico, ma erano ben tollerati, tanto per dare l'immagine di democrazia interna, ma contavano ben poco e poco hanno contato anche nel referendum.
Ora abbiamo un governo balneare, pardon invernale che ben poco potrà compiere ed è destinato a vita breve, si dice. Matteo Renzi con la potente Sottosegretaria Maria Elena Boschi, garante della "normalizzazione" dell'Etruria, continuerà ad influenzare, la gestione del buon Gentiloni, che si è prestato al gioco, ma che gli darà in futuro, forse, una candidatura al Colle, come avvenne per Giovanni Leone. In fondo si tratta di investimento per il futuro e speriamo che non sia uno di quelli che le banche toscane e venete propinavano ai loro clienti, ovvero a noi tutti cittadini italiani.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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