Gli studenti hanno un difetto: sanno pensare
Mercoledi 14 Settembre 2011 alle 13:20 | 1 commenti
 
				
		Claudia Rancati, Dipartimento scuola Partito della Rifondazione Comunista - La protesta del primo giorno di scuola organizzata a Vicenza dagli studenti della Rete, una protesta legittima, democratica e creativa nelle forme, ha provocato la reazione infastidita dell'Assessore provinciale all'Istruzione Morena Martini, che ha rilasciato dichiarazioni molto pesanti a tv e giornali locali.
Il messaggio è chiarissimo: non è lecito manifestare, non è lecito  esprimere un pensiero critico, non è lecito opporsi alla politica  dissennata dei tagli all'istruzione pubblica.
Di fronte alla denuncia  degli innegabili disagi e disfunzioni che si registrano nella scuola,  l'Assessore ha risposto invitando gli studenti ad "andare a lavorare in  miniera", li ha accusati di essere strumentalizzati dalla sinistra, ha  usato toni che non si addicono al suo ruolo.
Non è la prima volta che assistiamo a reazioni scomposte di questo genere da parte dei nostri governanti.
Vi  è evidentemente molto timore che la mobilitazioni aumenti, si diffonda  fino a mettere in discussione gli attuali assetti di potere, che tanto  danno hanno provocato al Paese ed al nostro territorio. Perciò si  sceglie di delegittimare chi protesta, anche e soprattutto per  scongiurare la saldatura tra i soggetti che di questa politica sono le  vittime: gli studenti, i genitori, i lavoratori della scuola pubblica.
Ma i problemi esistono e non si possono nascondere sotto il tappeto; denunciarli è un dovere.
Noi  esprimiamo tutto la nostra solidarietà agli studenti aggrediti dalle  parole dell'Assessore, alle loro persone ed alla loro mobilitazione.
Gli  studenti hanno un difetto: sanno pensare (così era scritto su un loro  striscione), il pensiero non si può fermare ed infatti, la mobilitazione  non si fermerà.
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