Giù le mani dai servizi a infanzia e cittadini! No a tagli dei precari! Sì a quelli dello staff
Lunedi 16 Gennaio 2012 alle 17:27 | 0 commenti
Ivo Bongiovanni, Patrizia Cammarata, Maria Teresa Turetta, CUB Pubblico Impiego Vicenza - Alcune rappresentanti degli asili nido e delle scuole d'infanzia comunali si sono rivolte a questo sindacato per informare che da questa settimana l'Amministrazione ha deciso di non assumere le supplenti giornaliere, togliendo altresì tanti sostegni ai bambini in difficoltà . Non solo: il taglio dei contratti di precariato è già stato deciso per i lavoratori a tempo determinato di Biblioteca Bertoliana, dell'Ufficio rilevazione prezzi e le Assistenti sociali.
Nessuna notizia di tagli, invece, ci è giunta dal fronte dei numerosi dirigenti a tempo determinato, quelli sì fuori regola in termini quantitativi. Tantomeno ci è giunta notizia di una riduzione dello stipendio (quasi centomila euro l'anno) del portavoce del Sindaco, anch'egli precario e assunto senza concorso assieme agli altri 3 impiegati dello staff.
I tagli dei contratti di precariato, quindi, riguardano solo i servizi resi direttamente al cittadino mentre nulla viene toccato in termini di spese di personale precario a supporto dei politici in carica, tantomeno i contratti dirigenziali attualmente esistenti e più volte messi in discussione anche dalle recenti ispezioni ministeriali.
La decisione di lasciare a casa decine di precari impiegati nei servizi rivolti all'infanzia e nei servizi ai cittadini è di una gravità inaudita e svela le reali priorità di questa Amministrazione che sono sempre più lontane dai diritti dei lavoratori e dai bisogni dei cittadini-utenti.
Questo sindacato non starà a guardare e si rende disponibile da subito ad appoggiare ogni lotta che le lavoratrici vorranno mettere in atto: dal blocco degli straordinari fino allo sciopero. Invita tutti i lavoratori e le lavoratrici, pur collocati nei diversi sindacati, ad un'azione comune.
Questo sindacato, inoltre, intende, nel caso l'amministrazione non smentisca subito tale intenzione, diffondere questa grave notizia ai genitori che usufruiscono dei servizi all'infanzia comunali per i propri figli, chiedendo loro di unirsi in una comune battaglia per salvaguardare i diritti delle lavoratrici, la sicurezza dei bambini e la qualità del servizio pubblico.
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