Giovanni Pavesi nuovo dg Ulss 6: "stiamo lavorando per un servizio sempre migliore, non parlate di tagli e ridimensionamenti"
Sabato 2 Gennaio 2016 alle 14:36 | 0 commenti
Mentre a Thiene faceva altrettanto Giorgio Roberti nuovo "capo" della Ulss 3 e 4, si è presentato oggi Giovanni Pavesi, il nuovo direttore generale delle Ulss 6, di Vicenza e commissario per il prossimo anno della Ulss 5 di Vicenza Ovest. Un incontro in cui ha chiesto la partecipazione della Regione, rappresentata uindi dagli assessori Donazzan e Lanzarin, e dei rappresentanti delle Conferenze dei Sindaci, i sindaci di Monteviale Giuseppe Danieli e il sindaco di Cornedo Martino Montagna. Pavesi è stato nominato pochi giorni fa, uno tra gli undici direttori generali nominati dal presidente della regione Zaia, in prospettiva di riorganizzazione del sistema sanitario regionale.
Ed è proprio su questo punto che esordisce Pavesi: "La novità di queste nomine non è tanto nella mia persona, ma all'operazione complessiva. Non esistono direttori più capaci di altri, la Regione lavora da anni all'omogenizzazione dei direttori del Veneto. È il semplice esito di un avviato percorso che si affianca a quello politico della Regione di unificazione delle varie Ulss. Per quanto riguarda la zona di Vicenza quindi non dobbiamo pensare a un'operazione di prevaricazione o annessione delle Ulss piccole a quelle più grandi. Sono due aree territoriali che andranno a lavorare sempre più a stretto contatto. L'offerta strutturale sanitaria è quella che la Regione ha già predisposto, queste sono operazioni di carattere organizzativo. Noi dobbiamo solo potenziare l'offerta, quindi non parlate di tagli, accorpamenti e revisioni, non è quello che sta succedendo. Si sta realizzando un'operazione di grande livello, che centralizza quelle funzioni che al cittadino non interessano, e che non inficiano sul servizio che riceve. La sanità regionale Veneta è sana, il privato è a tutti gli effetti un operatore schierato sul nostro fronte, con cui non siamo in competizione, ma in collaborazione. Il ruolo del privato è complementare e non competitivo al nostro. Dobbiamo far capire che il servizio di qualità è anche nel pubblico."
Il neo direttore poi mette all'ordine del giorno i punti nodali di quello che sarà il suo lavoro, ben premettendo che è arrivato da troppo poco tempo per poter scendere nei dettagli. Al primo posto un lavoro di "umanizzazione" delle cure, lavorando sulle liste d'attesa, che dovranno essere gestite in modo che il paziente "sappia almeno che il suo problema è stato preso in carico, e che non è abbandonato a se stesso".
Pavesi continua esprimendo la soddisfazione per lo stato attuale della sanità vicentina: "Qui siamo in un'azienda che vuole "giocare" ai massimi livelli, Vicenza vuole essere un ospedale d'interesse nazionale e sovranazionale. La struttura c'è, i professionisti e le strutture pure. La Regione ci supporta, e quella di Vicenza è una Provincia che ha l'export del Portogallo. Vogliamo che il nostro ospedale diventi famoso come un centro d'avanguardia internazionale."
Emanuela Lanzarin è intervenuta a nome della Regione: "Siamo qui a testimonianza di un percorso iniziato quest'anno e che riforma la qualità della sanità . Il vicentino è un territorio particolare ma per meriti, un territorio importante, frastagliato e che necessita di due poli, che avranno una loro continuità e valenza territoriale. Auguro semplicemente buon lavoro al nuovo direttore generale, perché metta al centro la cura delle persona e l'umanità azione delle cure. Non è smantellamento del sistema socio sanitario, si mantiene e il rapporto con il territorio, i sindaci e le infrastrutture."
Pronti gli auguri anche di Elena Donazzan, che si complimenta col presidente Zaia per la sua "scelta oculata, acquisita in piena autonomia, che ha dato grande soddisfazione. Pavese ha dimostrato grandi capacità , anche in una ulss complessa che ha affrontato il problema della costruzione di un ospedale, e ha dimostrato grandi capacità manageriali. Il territorio lo sosterrà , per migliorare ancora quello che abbiamo, un ospedale di eccellenza e di rango internazionale.
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