Giometto con Dal Lago: per non essere esibito come ridicolo animale da circo inconcludente
Sabato 6 Aprile 2013 alle 13:28 | 2 commenti
Caro direttore, ho letto la sua nota cordialmente critica con la quale sottolinea che le sembra che il suo amichetto Giometto stia rinnegando o meglio sostituendo "la sposa della vecchia contestazione" con un'altra sposa apparentemente più adeguata e convincente definita "poltroncina in qualche mini ente periferico". Analisi piuttosto negativa, forse precipitosa nel giudizio ma che comunque richiede una precisazione. Il primo motivo giustificativo dell'abbraccio alla nuova compagna è perché in realtà mi sono un po' stancato di essere esibito come ridicolo animale da circo inconcludente.
Soprattutto dopo aver verificato che le performance di Ponte degli Angeli sono state la grande scopiazzata e il grande affare del comico di Genova.
Il pacioccone da 164 parlamentari non solo ha fatto (a man bassa) copia incolla dei privilegi ai politici (da sempre denunciati a Ponte degli Angeli e rivelati nel 1999 con la richiesta di un referendum ), ma ha ricalcato senza ritegno il concetto di democrazia diretta, il rishò, l'apertura dei bordelli, l'eliminazione delle tasse e della burocrazia usando anche quella terminologia che tanto aveva annichilito la sobria onorabilità e reputazione vicentina.
Niente di nuovo nella testa del comico, tutta farina del sacco di Via Quattro Novembre.
Ma se potevo essere orgoglioso di avere un gregario di un certo valore, la situazione è precipitata quando i suoi scolari e attivisti si sono messi a sfilare con i No Dal Molin e gridare con il Fo Dario in testa che la Ederle Due deve essere chiusa.
E no, ridolini, queste stupidaggini le vai a raccontare ai tuoi commilitoni di Genova.
Comunque il comico, nonostante il successo, è sempre una seconda mano, una roba da mercatino dell'usato rispetto ai precursori di Ponte degli Angeli e difficilmente chi copia è in grado di interpretare le innovazioni e le gradazioni future dello sviluppo sociale.
Secondo motivo e motivo realmente più importante della nuova sposa è perché questa volta sono fortemente deciso a mandare a casa questa grottesca amministrazione comunale Pd-No Dal Molin che ha portato a termine il più disastroso gioco al massacro nella storia di Vicenza togliendole un aeroporto, ammazzando i negozi del centro storico, bloccando lavoro ai giovani , minando la sicurezza per sostituirla con la malavita, con la burocrazia, con le tasse, con l'inquinamento e con le alluvioni e soprattutto è riuscendo a compromettere il modello di integrazione con la comunità americana che è l'unica che può fare di Vicenza il miglior prototipo di equità sociale e prosperità economica oggi disponibile (anche a livello nazionale).
No, non è veramente possibile tenerci ancora tra i piedi questo Variati e questa amministrazione PD-No Dal Molin.
Ma Lei pensa che potrei mandarli a casa da solo ripetendo l'errore autodistruttivo delle lista costituita da un solo elemento come stanno facendo sette-otto altri candidati Sindaco?
Ho provato nel passato ma è autolesionismo per cui per modificare questo vizio strutturale di demenziale amministrazione (conseguente ad una legge chiamata maggioritario) l'unica scelta possibile è quella di andare alla resa dei conti con una forza veramente in grado di rifilare un calcio nel sedere a questa dissennata amministrazione.
Infine, caro Direttore Le sembra veramente che uno che ha vissuto una vita tra il cielo e la terra, in quello spazio tra gli Dei e gli uomini, che ha vissuto realmente quello che la maggioranza delle persone legge nelle fiabe e nei romanzi, pilotando macchine al cui confronto la formula è un triciclo dell'asilo e gli uomini della politica dei birilli in un biliardo possa rinnegare una storia di lotte per lucrare un posticino in consiglio comunale?
Non credo!
Un cordiale saluto,
Silvano Giometto
il 41% delle spese di mantenimento delle truppe Usa in Italaia viene pagato con le nostre tasse, ogni soldato CI COSTA poco meno di 30.000 EURO ALL'ANNO, 4.000 militari ci costano quasi 120 MILIONI all'anno, in 60 anni l'occupazione militare di Vicenza CI E' COSTATA quasi una finanziaria mettendo in conto anche le mancate rendite di milioni di metri quadrati di teritorio occupati GRATIS
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