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Giglioli ancora su Aim Bonifiche,Valle,Rossi ...

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 9 Dicembre 2010 alle 11:24 | 0 commenti

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Abbiamo ricevuto da Gianni Giglioli sul caso che lo vede collegato ad Aim Bonifiche, dopo gli altri documenti già pubblicati, una sua nuova informativa che pubblichiamo, scusandoci per il ritardo nelle visualizzazione dovuto a problemi tecnici.

Ho avuto modo di rileggere il ricorso di AIM contro ECOVENETA e di riflettere sulla logica dei fatti, sempre che ve ne sia una.
In una data che non conosco, ma che presumo precedente a quella di affitto dell'azienda SERVIZI COSTIERI da parte di ECOVENETA, Carlo Valle o chi per esso, cedette a Rossi Giuseppe o a chi per esso, un casale in Toscana ad un prezzo che secondo gli atti della causa penale, risulterebbe incongruo.

Non ho altri elementi, so però che un giorno Carlo Valle mi raccontò che, dopo l'uscita dalla prigione per non so quale arresto, trovò Giuseppe Rossi quando non era che un semplice piastrellista soprannominato "Bepi piastrea". Tra i due correva amicizia da lunga data e probabilmente anche un'affinità politica*. E che tra amici ci si combini a prezzi di favore, o con modalità di favore, è cosa normale.
Comunque non sono stato nominato difensore di nessuno di questi personaggi ma vorrei comunque raccontare una storia che forse ha maggiore attendibilità di altre.

Nel 2003 SERVIZI COSTIERI, assistita dal Dott. Manfredo Turchetti conclude un profittevole accordo di affitto d'azienda con opzione di acquisto della piattaforma di Marghera, unica nel Veneto autorizzata a trattare i rifiuti tossici e nocivi.
Il Gruppo Maltauro ed ECOVENETA, annoverano tra i loro consulenti lo Studio di Mauro Zanguio, suocero di Manfredo Turchetti.
La circostanza può aver favorito il raggiungimento di un accordo che, per le somme concordate, ha consentito a SERVIZI COSTIERI di far fronte alle proprie necessità impellenti e di uscire dalla fase acuta di una situazione di difficoltà finanziaria.
ECOVENETA gestì l'impianto in piena autonomia fino al momento in cui i NAS intervennero per sequestrarla per attività illecita comprovata da sentenza del Tribunale Penale di Venezia.
Il giorno successivo al sequestro, il Dott. Lombardi trasferì l'affitto d'azienda da ECOVENETA (Gruppo Maltauro) ad AIMECO (società per il 45% di AIM) firmando per entrambe le società.
A fine anno ECOVENETA cede la sua quota di partecipazione in AIMECO per 1 euro ad AIM trasferendo anche la gestione fino a quel momento rimasta sempre sua. Quindi senza possibilità per AIM di sapere se i rifiuti stoccati, ancora da smaltire sulla piattaforma fossero eredità di SERVIZI COSTIERI o di ECOVENETA.
Caduto il Consiglio di Amministrazione di AIM per il fallimento del progetto gas promosso dall'Avv. Borra, il Sindaco Hullweck nominò Presidente di AIM il Dott. Zanguio che per alcuni anni congelò l'attività di Marghera mandando a monte l'accordo STABILA e i progetti industriali di Bruno Carta e del Dott. Sandro Bordin.
"Quieta non movere et mota quietare".
Nessuno dei collaboratori del Dott. Zanguio, delegati per AIMECO, gli comunicò dell'anomalo trasferimento di azienda?
Nessuno lo informò che l'origine dei rifiuti era da controllare?
Eppure c'era una struttura, ingeneri, direttori, periti, etc.
Segnalarono il problema?
Proposero soluzioni?
Oggi sappiamo che la nuova presidenza di AIM ha voluto finalmente andare a fondo sulle cose di Marghera e ciò che emerge è che da tutta questa vicenda, di certo c'è stato un soggetto economico che ne ha beneficiato e che un suo rappresentante è stato penalmente sanzionato.
Potrebbe essere un'interessante linea di interpretazione degli avvenimenti.
Una vostra opinione sarebbe gradita.

I migliori saluti.

Dott. Gianni Giglioli


 

*Nota arrivataci successivamente a quella appena pubblicata:

Mi devo scusare per una imprecisione contenuta nella mia precedente ... riportata. In verità Carlo Valle non mi disse di aver incontrato Rossi fuori dalla prigione bensì dopo, né di aver sostenuto finanziariamente la campagna elettorale di Rossi in AIM.

Cordialmente,
Dott. Gianni Giglioli


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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