Galan dimagrito venti chili: "va interrogato a S. Diego l'accusatore Mazzacurati"
Mercoledi 24 Settembre 2014 alle 12:17 | 1 commenti
di Alberto Zorzi*
L'avevano già chiesto da tempo gli avvocati di Altero Matteoli e il tribunale dei ministri, che sta indagando su una presunta corruzione dell'ex titolare di Ambiente e Infrastrutture, deve ancora esprimersi. Ora arriva anche il momento dei legali dell'ex governatore Giancarlo Galan: gli avvocati Antonio Franchini e Niccolò Ghedini ieri mattina hanno depositato alla cancelleria del gip di Venezia una richiesta di incidente probatorio nei confronti di Giovanni Mazzacurati.
Il senso, fuori dalle terminologie codicistiche, è chiaro: dopo le centinaia di pagine di dichiarazioni raccolte un anno fa dai pm lagunari e dopo le tre ore di interrogatorio per rogatoria negli Usa della settimana scorsa, anche i grandi accusati dall'ex presidente del Consorzio Venezia Nuova vogliono avere la possibilità di porgli le loro domande, probabilmente ritenendole più «cattive» di quelle dei magistrati. Il problema è che, come dichiarato dal difensore di Mazzacurati, l'avvocato Giovanni Battista Muscari Tomaioli, i medici statunitensi avrebbero dato il loro parere negativo sulla possibilità che l'ex manager sia ancora sentito come testimone, visto l'enorme stress da lui subito in quella situazione (e infatti il verbale di San Diego è stato chiuso e riaperto più volte, proprio per motivi di salute). «Per questo la questione è urgente - replica Franchini - proprio viste le notizie sullo stato di salute dell'ingegner Mazzacurati è doveroso raccogliere la prova in contradditorio». Il legale di Galan, accusato di aver ricevuto milioni di euro e benefit dal Consorzio per il suo appoggio al Mose, non risparmia neppure una stilettata polemica: «Forse l'incidente probatorio lo avrebbero dovuto fare i pm prima di lasciarlo andare negli Stati Uniti», dice. Galan è ancora detenuto nella sezione sanitaria del carcere di Opera. «E' combattivo, ma tra stress e tensione ha perso 20 chili», aggiunge l'avvocato Franchini. Galan è entrato in carcere il 22 luglio e dunque, stando ai suoi legali, potrebbe uscire il 21 ottobre, cioè tre mesi dopo, per scadenza dei termini. Una tesi su cui però i pm sono pronti a dare battaglia, forti del precedente di Paolo Venuti, il commercialista di Galan: le accuse a Venuti sono sovrapponibili a quelle di Galan sulla villa di Cinto Euganeo e sulle quote societarie, ma il gip ha detto «no» alla sua scarcerazione lo scorso 3 settembre (per lui la detenzione è infatti iniziata il 4 giugno, il giorno della «grande retata». Tanto che l'avvocato di Venuti, Maurizio Merlini, ha fatto appello e il tribunale del Riesame discuterà il ricorso il 7 ottobre. Difficili anche le condizioni dell'ex assessore Renato Chisso, che dopo il via del gip alla perizia medico legale ha avuto altri episodi di angina. Domani però Chisso potrebbe anche tornare libero, visto che la Corte di Cassazione deciderà sul ricorso del suo legale, l'avvocato Antonio Forza.
*Da Il Corriere del Veneto
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