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Fusione Ava-Greta, rifiuti, inceneritore: chi brucia chi?

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 5 Aprile 2015 alle 17:12 | 0 commenti

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AVR – Alto Vicentino Ricicla, ISDE - Medici per l’Ambiente - Vicenza, Movimento Salvaguardia Ambiente - Marano, USB – Unione Sindacale di Base - Vicenza firmano una lettera aperta sulla fusione Ava-Greta

In riferimento alla notizia della fusione tra le società Ava (gestore dell'inceneritore) e Greta (che gestisce la raccolta rifiuti), e a recenti dichiarazioni alla stampa del presidente di Ava, chiediamo ai Sindaci, proprietari di tali società, di sorvegliare affinchè vengano rispettate le condizioni che essi stessi, in una recente lettera inviata al presidente di Ava,  hanno indicato come irrinunciabili per accettare la fusione.

In tale documento, infatti, si chiedeva, in linea con il crescente sentimento di sensibilità ambientale, di mantenere completa autonomia gestionale, organizzativa e tecnica alla nuova “divisione Greta”, al fine di evitare conflitti di interesse.

Le  recenti dichiarazioni del presidente di Ava, tuttavia,  sembrano andare in una diversa  direzione ed inducono ad alcuni interrogativi:

1)      il presidente di Ava, dopo aver  lodato la virtuosità dei cittadini dell’Alto Vicentino la cui produzione di rifiuti è al di sotto della media regionale, ha dichiarato  che l’inceneritore di Schio brucerà  91mila tonnellate di rifiuti all’anno, oltre l’80% dei quali provenienti da fuori bacino.  Considerando che i proprietari della società sono i Comuni, a nome di quali amministrazioni rilascia queste dichiarazioni? Come si conciliano questi dati, ad esempio, con la mozione che il Consiglio comunale di Schio (socio di maggioranza relativa) ha recentemente approvato e che individua come obiettivo da perseguire la progressiva riduzione dell’incenerimento dei rifiuti?

2)       Quanto costa ai cittadini una cattiva raccolta differenziata  che in questi anni ha comportato, come ammette tranquillamente il presidente di Ava, l’incenerimento di quanto raccolto nei cassonetti del multi materiale, in particolare della plastica? E’ questo il risultato della campagna pubblicitaria “Scegli il meglio”, voluta da Ava, e costata a tutti noi oltre  80.000,00 €?

3)      E’ forse con gli stessi mezzi che il Presidente pensa di portare, come ha dichiarato, la raccolta differenziata dal 65 % al 70%? E non vale forse la pena di ricalcolare il famoso 65% di differenziata di cui  in questi anni si è menato vanto, considerando che, al netto del multi materiale bruciato, questa si riduce ad una percentuale miseramente più bassa?

4)      Come non interpretare con preoccupazione le dimissioni del direttore di Greta, il cui curriculum professionale avrebbe garantito  una gestione competente ed efficace della raccolta differenziata ? Come pensare che il famoso conflitto di interessi fra Ava e Greta paventato dai Sindaci possa essere risolto se gestito da chi finora ha perseguito come unico obiettivo l’incenerimento?

Non è più tollerabile, infine, assistere a dichiarazioni colpevolmente superficiali riguardo all’impatto ambientale dell’incenerimento, in totale contrasto con le evidenze scientifiche che ne riconoscono ampiamente i danni, tanto più in un ambiente come il nostro in cui, nonostante la presenza di  numerose e significative fonti inquinanti, non è mai stato effettuato uno studio epidemiologico degno di tale nome e manca tuttora l’inserimento della locale ULSS nel Registro dei Tumori .

Chiediamo dunque a tutte le Amministrazioni proprietarie di Ava di smettere di accettare supinamente le scelte strategiche dei vertici della società,  e di riprendere invece possesso della sua gestione, assumendosi la piena responsabilità di scelte politiche relative al ciclo dei rifiuti, in grado di tutelare gli interessi economici dei cittadini, nel pieno rispetto della salute delle persone e dell’ambiente, scelte che, al di là di false contrapposizioni  o paure ingiustificate agitate solo strumentalmente e per altri interessi,   non metterebbero minimamente in discussione i livelli occupazionali presso AVA.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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