Fusione AIM-AGSM, Francesco Rucco: "Vicenza perde un'altra occasione"
Venerdi 9 Febbraio 2018 alle 16:05 | 0 commenti
Ora non si disperdano l'interesse e la disponibilità di Verona e si continui a lavorare sull'ipotesi di accordo per l'aggregazione. "Non esistono cose urgenti, ma solo persone in ritardo." La mancata fusione tra AGSM e AIM - le aziende di servizi comunali di Verona e Vicenza - è il nuovo episodio della sfortunata serie targata Achille Variati, l'ennesima occasione perduta con la scusa del poco tempo a disposizione prima della fine del mandato, la stessa già usata per giustificare lo stop al fondo immobiliare, che pure girava sulle scrivanie del Comune da oltre due anni.
Dalla sicurezza alla cultura, dal patrimonio comunale ai servizi pubblici, il fallimento è ormai il marchio di fabbrica inconfondibile di questa amministrazione comunale, che in chiusura di mandato dà ulteriore ed evidente dimostrazione dell'incapacità del sindaco Variati di passare dagli annunci ad effetto ai risultati concreti, soprattutto sulle grandi scelte strategiche per il futuro della città .
"Peccato non essere riusciti in questi mesi a realizzarla", conclude con nonchalance il sindaco Variati dopo dieci anni di governo della città durante i quali ha fatto poco e non ha deciso niente, soprattutto in settori delicati e strategici, accumulando ritardi che ci espongono al rischio di essere marginali rispetto alle dinamiche del mercato dei servizi pubblici.
L'interesse e la disponibilità a proseguire sulla strada dell'aggregazione ribadite anche oggi 9 febbraio dal sindaco di Verona Federico Sboarina e dal presidente di AGSM Michele Croce non devono andare disperse: per questo ritengo necessario continuare a lavorare insieme ai colleghi veronesi con l'impegno di perseguire gli obiettivi già approvati dal Consiglio comunale:
1. garanzia dei livelli occupazionali e del mantenimento della qualità ed efficienza dei servizi;
2. efficientamento delle gestioni tramite economie di scala, per migliorare le tariffe e i servizi a beneficio dei cittadini;
3. apertura al mercato e partecipazione del Comune alla definizione degli indirizzi strategici;
4. capacità di fungere da polo aggregante di ulteriori realtà contermini.
Francesco Rucco, Candidato sindaco di Vicenza
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