Fuorilegge per smog Vicenza e 5 città venete, Codacons chiede di commissariare sindaci, presenta esposto a procure e studia class action. E Variati vieta riscaldamento a pellet
Martedi 30 Gennaio 2018 alle 21:36 | 0 commenti
Pubblicato alle 13.01, aggiornato alle 21.36 con decisione di Variati. Con un esposto che sarà presentato in questi giorni alle Procure competenti e ai Prefetti, il Codacons chiede il commissariamento dei comuni del Veneto che nel corso del 2017 hanno sforato i limiti annuali di polveri sottili nell'aria, mettendo così a rischio la salute della popolazione. In base ai dati forniti ieri da Legambiente ben 6 città del Veneto sarebbero fuorilegge - spiega l'associazione - Vicenza, Padova, Venezia, Treviso, Rovigo e Verona hanno superato il limite massimo annuale per le polveri sottili di 35 giorni con una media giornaliera superiore a 50 microgrammi/metrocubo (foto Il Giornale di Vicenza).
Una situazione di emergenza che non può più essere tollerata e che richiede l'intervento urgente degli organi preposti.
Il Codacons ha deciso quindi di presentare un esposto alle Procure della Repubblica territorialmente competenti affinché aprano una inchiesta sulle responsabilità legate all'eccessivo smog nelle città , disponendo come prova di eventuali reati che saranno ravvisati il sequestro delle centraline urbane utilizzate per le misurazioni, affidandone il controllo all'Esercito o al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri.
L'associazione presenterà inoltre una istanza ai Prefetti dei 6 comuni "fuorilegge" in cui si chiede di valutare il commissariamento delle amministrazioni a fronte della manifesta incapacità di garantire la salubrità dell'aria e tutelare la salute della popolazione.
In favore dei cittadini residenti nei comuni coinvolti nell'allarme smog, il Codacons sta infine studiando una azione risarcitoria collettiva in relazione ai danni ambientali e ai rischi sanitari corsi.
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Inquinamento, il sindaco ha firmato un'ordinanza che vieta il riscaldamento domestico tramite apparecchi a pellet
Il sindaco Achille Variati ha firmato oggi un'ordinanza per la prevenzione e la riduzione dei livelli di concentrazione degli inquinanti nell'atmosfera che prevede il divieto dell'uso degli apparecchi per il riscaldamento domestico alimentati a biomassa legnosa (compreso il pellet) di classe inferiore alle 3 stelle, qualora nell'abitazione siano presenti altri impianti termici alimentati a gas metano o gpl.
Il divieto è in vigore da oggi, data di pubblicazione dell'ordinanza, e fino al 15 aprile 2018.
L'ordinanza perde di efficacia al rientro al livello verde corrispondente a nessuna allerta.
Si tratta della disposizione prevista dal Comitato di indirizzo e sorveglianza (Cis) della Regione Veneto che, in funzione della riduzione dei livelli di pm10 nella stagione invernale, ha fissato tre livelli. Vicenza ha raggiunto il livello di allerta 1 (arancione) che si applica dopo il superamento per 4 giorni consecutivi del valore di 50 microgrammi al metro cubo della concentrazione di pm 10.
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