Fondazione Roi, Variati e la sua nuova bugia pro Bulgarini con addendum: “il Cda deve decidere nella massima autonomia”. Andrea Valmarana da che parte sta? Ilvo Diamanti si fida ancora? Sulla Roi la nebbia si infittisce
Venerdi 14 Luglio 2017 alle 00:20 | 1 commenti
Pubblicato il 13 luglio alle 18.43, aggiornato il 14 alle 0.20. Vi rinviamo a domani per una valutazione più compiuta dell'ultimo, gravissimo caso Roi, che vi abbiamo anticipato sul nostro TgPiù delle 18 (dal minuto 24.24) con la nostra denuncia ai lettori e ai teleweb spettatori, ai cittadini e a Ilvo Diamanti, il "povero presidente" della Fondazione Roi , delle gaffe e/o delle bugie di Jacopo Bulgarini d'Elci e/o di Andrea Valmarana col contorno di consiglieri di maggioranza e qualche "pentito" della minoranza che, pensando che la Roi sia d'accordo (che squallore!), "scrivono" una lettera di suggerimenti interessati alla Fondazione su imbeccata di Bulgarini.
Il vice sindaco e assessore alla crescita (di cosa? Delle manipolazioni?) si serve, tanto per gradire, della ingenua (?) stampa locale per farne parlare e tutto questo all'insaputa di Diamanti tenuto all'oscuro da tutti e di tutto.
Dopo le nostre anticipazioni nel TgPiù e prima degli approfondimenti di domani col video specifico già mostrato le tg con le "prove" delle bugie, almeno quelle interne al Cda Roi e marcate Andrea Valmarana se Bulgarini non ha detto bugie.
Diamo spazio stasera al commento video di Achille Variati, che, provando a mettere una toppa alle intromissioni politiche nella già fin troppo pilotata gestione della Roi, conferma tutto... Ecco il commento del sindaco Variati sulla situazione della Fondazione Roi
"Credo abbia fatto bene il presidente Ilvo Diamanti a dire che la politica deve restare lontana dalla Fondazione, sia la politica locale che quella regionale, come era nelle intenzioni del fondatore, il marchese Giuseppe Roi. Per quanto riguarda il Comune, confermo che la proposta firmata da alcuni capigruppo di maggioranza e di opposizione e l'azione del vicesindaco avevano e hanno l'obiettivo di portare un contributo ad un'azione doverosa, nel pieno rispetto dell'autonomia del consiglio di amministrazione della Fondazione, per rivedere lo statuto dopo la scomparsa della Banca Popolare di Vicenza. Il consiglio di amministrazione e il presidente, a cui confermo la grande stima per l'atto di generosità con cui ha accettato questo ruolo, sono legittimamente in carica e nei tempi che riterranno più opportuni procederanno con le modifiche dello statuto, tenendo conto o meno di questa volontà di contributo".
Passano le ore e arriva l'addendum che vipropniamo insieme all'invito esplcito a vigilarre e diffidare: la questione Roi è esplosiva e deve esplodere per scoprire tutte le trame dei palazzi.
Ecco l'addendum: "È indiscutibile peraltro che la volontà del marchese Roi era orientata alla vicentinità , con la costituzione della Fondazione che ha il compito di destinare i fondi verso il sistema museale della città e in particolare verso Palazzo Chiericati".
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Da chi è venuta però l'idea di politicizzare la Fondazione? Forse dal deflino che così viene smentito ulteriormente e perde punti...per la corsa alla poltrona!,