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Follesa del CoVePA: "Galan, Acciaierie Beltrame e inquinanti Valdastico Sud" nascosti nelle pagine interne dal GdV

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 2 Aprile 2016 alle 18:54 | 0 commenti

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Riceviamo da Massimo Follesa, portavoce CoVePA, e pubblichiamo

Oggi (1°aprile) il Giornale di Vicenza a pagina 7, diretto da Aria Gervasutti, da notizia dell'imputazione di Giancarlo Galan e di suo cognato Luigi Persegato. Sono chiamati alla sbarra per gli inquinanti sotto alla Valdastico Sud (del caso si occupò per primo VicenzaPiù che lo documentò con una photo gallery... parlante, clicca qui, e con un articolo a cui ne seguirono molti altri nel silenzio locale, ndr). Gli affari dei movimenti terra vanno alla sbarra insieme all'ad di Acciaierie Beltrame.  Alla sbarra va con loro anche il sistema delle infrastrutture venete collegate alla finanziarrizazione delle opere pubbliche.

Materiali ferrosi inquinanti sotto la Valdastico sudQuesta (per noi, ndr) é una notizia di cronaca nazionale e il giornale... invece di farci la prima pagina la nasconde... sotto un titolo di copertura. Il rinvio a giudizio per il caso Valdastico sud, meglio nota come Vicenza Rovigo, è alle porte dunque. Più precisamente la Dda di Venezia chiede il giudizio, tra gli altri, per Antonio Beltrame, amministratore delegato della omonima acciaieria vicentina. Chiesto il processo anche per Luigi Persegato, all'epoca dei fatti amministratore unico della patavina Coseco e cognato dell'ex governatore veneto azzurro Giancarlo Galan. Il quotidiano berico omette però la parentela del Persegato. La udienza preliminare avanti il tribunale di Venezia è fissata il 15 aprile.

In allegato alla c'è l'invito a riprendere anche questo altro articolo, cosa che facciamo volentieri (qui uno dei nostri, sempre con Marco Milioni a indagare, ndr)

Marco Milioni approfondisce la richiesta di rinvio a giudizio di Galan, del cognato Persegato e capo delle acciaierie omonime Beltrame. 

Il rinvio a giudizio per il caso Valdastico sud, meglio nota come Vicenza Rovigo, è alle porte. Ne parla Il Giornale di Vicenza di oggi (1° aprile) in pagina 7. Più precisamente la Dda di Venezia chiede il giudizio, tra gli altri, per il tycoon Antonio Beltrame, amministratore delegato della omonima acciaieria vicentina. 
Chiesto il processo anche per Luigi Persegato, all'epoca dei fatti amministratore unico della patavina Coseco e cognato dell'ex governatore veneto azzurro Giancarlo Galan. Il quotidiano berico omette però la parentela del Persegato. Sulla cui ditta incombono peraltro stranissime ombre. 
L'udienza preliminare avanti il tribunale di Venezia è fissata per il 15 aprile. Tuttavia, al di là delle questioni di cronaca giudiziaria si pone un problema etico politico non da poco. Anzitutto perché oggi sarebbe stata auspicabile una dura presa di posizione di Confindustria verso gli iscritti e verso le imprese associate che in tema di ambiente e legalità si muovono senza rispetto per i valori più elementari. E tant'è che questo silenzio si perpetua da mesi. È avvenuto, tra le altre, col caso Mose, col caso Maltauro-Expo, col caso BpVi-Zigliotto, per non parlare della vicenda Vittadello. 
Confindustria Veneto tace ed acconsente. E non è un bel vedere per la regione. Nel mondo imprenditoriale in primis, l'affaire Guidi lo dimostra, occorre una dose di pulizia equivalente a quella da cavallo necessaria per ripulire un comparto politico amministrativo ridotto alla medesima melmaia.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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