Domenica flash mob Arcigay anti omofobia a Schio, Stella: dibattiamo su "Ero gay" di Tolve!
Sabato 16 Agosto 2014 alle 16:29 | 0 commenti
Prosegue la reazione di Arcigay Vicenza, tramite il suo presidente Mattia Stella, allo speach di Luca Di Tolve sul suo libro "Ero gay" previsto domenica nell'ambito del Meeting dei giovani a Schio e sul quale si è scatemata una polemica di cui stiamo riferendo e che ha coinvolto oltre ad Arcigay anche l'Associazione Opera dell'Amore e Alex Cioni di FdI An.
Domenica 17 agosto alle 16:30 presso il Parco Robinson di Schio si terrà , quindi, come annuncia Mattia Stella, il "Flash Mob contro l'omofobia", «una risposta colorata e pacifica alla "esperienza di guarigione dall'omosessualità " proposta da Luca Di Tolve».
Al Flash Mob Arcigay invita non solo gli aderenti al movimento, ma «tutte le cittadine e tutti i cittadini che con la loro presenza esprimeranno la loro indignazione verso chi promette di ‘correggere' le persone per il loro orientamento sessuale o identità di genere».
Per Stella, infatti, «è risaputo che dietro al progetto editoriale "Ero Gay" e dietro al Gruppo Lot (Onlus presieduta dallo stesso Di Tolve) si celano seminari basati anche sulle teorie di Joseph Nicolosi e il suo NARTH ("National Association for Reparative Therapy of Homosexuality"), considerate prive di fondamento scientifico dai principali enti di ricerca in ambito psicologico, tra i quali l'"American Psychiatric Association"».
Domenica non verrà , comunque, impedito a nessuno di esprimere la propria opinione, così assicura Mattia Stella: «da Parco Robinson partirà una testimonianza di chiunque intenda ribadire che l'essere se stessi non può venire sottoposto a terapie di alcun genere, e che la vera felicità dipende dalla consapevolezza di sé, dalla non negazione della propria natura e dal sapere vivere armoniosamente la propria vita».
Dando seguito costruttivo alla disponibilità data proprio da Arcigay Vicenza, infine, sarebbe utile un passo avanti in un confronto delicato ma dettato dai tempi attivando un «confronto pubblico con chi ha etichettato come "circo" il Flash Mob promosso dai giovani scledensi».
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