Finozzi (Confartigianato): “Stallo preoccupante per il riconoscimento della qualifica professionale di Restauratore dei beni culturali”
Mercoledi 22 Febbraio 2017 alle 11:59 | 1 commenti
Nelle attività di restauro convivono la ricerca, la formazione, la sperimentazione ma, oltre allo studio, anche l'esperienza maturata sul campo ha altrettanta importanza. Per questo la qualifica professionale di Restauratore di Beni Culturali, in questa fase transitoria, è riconosciuta non solo a chi si è diplomato nelle Scuole di Alta Formazione del Ministero ma, giustamente, anche a coloro che abbiano maturato un'adeguata competenza professionale. Purtroppo però, come ha fatto notare il presidente provinciale e regionale dei Restauratori di Confartigianato, Alberto Finozzi, durante un incontro con la consigliera regionale Alessandra Moretti avvenuto proprio nella sede di Confartigianato Vicenza, tale riconoscimento non è automatico.Questo si legge in una nota di Confartigianato.
È stato infatti indetto un bando di selezione pubblica per il conseguimento di questa qualifica, nel giugno 2015, che prevedeva una procedura volta a vagliare, tramite una Commissione, i titoli degli aspiranti. La Commissione, organizzata in più sottocommissioni, avrebbe dovuto terminare la propria attività nel luglio scorso ma ciò non è avvenuto, tanto che il termine è stato prorogato al 30 giugno prossimo creando una grande confusione, perché i restauratori si trovano in una situazione non chiaramente definita. Inoltre, erano previsti altri passaggi per i soggetti della filiera, ad esempio per i collaboratori, anche questi bloccati in attesa del primo passo.
Ma la cosa che, soprattutto nel breve periodo, preoccupa il presidente Finozzi è che "se anche il termine del 30 giugno non venisse rispettato, si creerebbe un grave pregiudizio nei confronti dei candidati: alcuni bandi di enti locali per interventi di restauro, paradossalmente, potrebbero escludere proprio gli artigiani professionisti, magari con un'esperienza più che ventennale".
Dal canto suo, Alessandra Moretti ha assicurato il suo pieno sostegno per sensibilizzare il Ministero dei Beni Culturali a velocizzare la procedura di valutazione entro il nuovo termine. Non solo: Moretti si è anche ripromessa di attivarsi affinché il presidente Finozzi possa avere un collegamento diretto con la segreteria del ministro Dario Franceschini, in modo da poter spiegare direttamente le difficoltà operative che i restauratori stanno incontrando per poter svolgere il proprio lavoro a salvaguardia del nostro patrimonio storico-culturale.
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