Quotidiano | Categorie: Politica

Filivivi, Pettenò: regione intervenga tramite Veneto Sviluppo

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 6 Giugno 2012 alle 15:46 | 0 commenti

ArticleImage

Pietrangelo Pettenò, consiglio Regionale Veneto  -  Interrogazione a risposta immediata

Filivivi di Piovene Rocchette: La regione intervenga tramite Veneto Sviluppo per rilanciare la produzione e salvaguardare l'occupazione

Premesso che:

Filivivi s.r.l., ditta che opera nel settore dei filati pettinati e cardati per maglieria, nasce nel 2005 quando il gruppo Marzotto decide di conferire il ramo d'azienda Lanerossi Filati ad una società di nuova costituzione;

il procedimento di costituzione della nuova società e di conferimento di ramo d'azienda si conclude nel settembre 2006 quando avviene la fusione per incorporazione delle società Lanerossi e Folco nella Filivivi: il personale complessivo è costituito da 270 dipendenti della Lanerossi e da 293 dipendenti della Folco;

la produzione attuale consiste nelle lavorazioni di filatura e tintura del filato ed è distribuita su:
3 stabilimenti italiani: Piovene Rocchette- VI (filatura pettinata e tintoria top pettinato); Alte Ceccato - VI (tintoria in rocche pettinato misto lana); Verrone - BI (tintoria in rocche pettinato lana e misto lana);
1 stabilimento in Romania (filatura pettinata);
1 stabilimento in Lituania (filati cardati);
i dipendenti hanno da sempre garantito una ampia disponibilità lavorativa e alla flessibilità di orario;
dato che:
l'esercizio 2010 si è concluso con un risultato negativo, imputato principalmente ad un improvviso ed imprevisto incremento del prezzo della materia prima (lana) che incide per circa il 50% sul prezzo di vendita del prodotto finito;
l'azienda decide così di delocalizzare il grosso della produzione in Romania: nello stabilimento rumeno viene allocata la produzione massiva (grandi lotti, prodotto standard, prodotto pianificato) e nello stabilimento di Piovene Rocchette verranno effettuate le lavorazioni che non rientrano nella logica della economia di scala (piccoli lotti, prodotti di valore aggiunto, produzioni di servizio);
a Piovene Rocchette si realizza così una riduzione della capacità produttiva della lavorazione della filatura con conseguente adeguamento dell'organico;
considerato che:
nello stabilimento vicentino il 21 luglio 2011 viene sottoscritto l'accordo sul contratto di solidarietà difensiva della durata di 12 mesi per 113 lavoratori (8 impiegati e 105 operai) con una riduzione media dell'orario di lavoro pari al 50%;
l'azienda, con la giustificazione di evitare il ricorso alla mobilità, il 1° dicembre 2011 comunica di voler intervenire sul ramo d'azienda denominato "servizi logistici" che svolge attività di magazzinaggio materie prime, semilavorati e prodotti finiti e spedizione, decidendo di trasferire questo ramo d'impresa alla Marzotto: questa attività non viene infatti ritenuta "core" per la Filivivi, mentre, al contrario, la Marzotto ha interesse ad assumere il controllo delle attività di logistica riferite al suo business;
il conseguente accordo sindacale dispone il trasferimento del personale addetto ai servizi logistici alla Marzotto (17 addetti);
visto che:
nel 2012 l'azienda dichiara di aver accumulato 28 milioni di euro di debito dal 2006 al 2012, ma i bilanci sono tuttora off-limits per gli operai, i quali nutrono seri dubbi sulla reale situazione finanziaria della Filivivi;
l'azienda ha sempre motivato tali disavanzi con i rincari della materia prima, con le difficoltà di pagamento da parte dei clienti e la riduzione degli ordini;
altra giustificazione sono i costi elevati di produzione in Italia: un operaio italiano all'anno costa mediamente circa 30.000 euro, mentre quello rumeno 6.000; l'energia elettrica costa 0,13 € kwh e 0,08 € kwh in Romania;
di qui la decisione dell'azienda di chiudere lo stabilimento per trasferirne la produzione in Romania: a Piovene Rocchette rimarrebbero solo il magazzino (non più Filivivi, ma Marzotto) ed un piccolo reparto di tintoria tops (per 3-4 persone);
considerato che:
l'azienda propone alle OO.SS. ed RSU di accelerare l'accordo sulla CIG per cessata attività, in quanto con la riforma Fornero questa tipologia di CIG verrebbe cancellata;
questa circostanza è purtroppo vera, in quanto la riforma prevede, nell'ambito di istituzione dell'assicurazione Aspi, di cancellare la possibilità di ricorso alla CIG per cessata attività;
con l'accordo i lavoratori otterrebbero unicamente un anno di CIG, in quanto la concessione di un eventuale secondo dipende dalla capacità o meno di ricollocare il 30% del personale in esubero;
l'unica cosa certa è, in conclusione, la chiusura della fabbrica e la perdita di tutti i posti di lavoro;
ritenuto che:
sia necessaria l'assunzione di responsabilità da parte della Regione Veneto, progettando un intervento di Veneto Sviluppo e istituendo un tavolo di crisi presso il Ministero dello Sviluppo Economico, al fine di trovare delle soluzioni in grado di consentire la continuità produttiva e occupazionale;
ciò premesso il sottoscritto consigliere chiede alla Giunta di convocare urgentemente un tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico al fine di trovare soluzioni in grado di consentire la continuità produttiva e occupazionale, intervenendo altresì con la finanziaria Veneto Sviluppo per rilanciare la ditta Filivivi di Piovene Rocchette.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network