Filippi e Calearo: loro sì che sono tutti d'un pezzo
Domenica 13 Novembre 2011 alle 11:42 | 0 commenti
Oggi il GdV riporta le reazioni dei politici vicentini all'uscita (definitiva?) di scena di Berlusconi e all'incarico che sta per ricevere Mario Monti. Tra tutte saltano all'occhio quelle, compatte e contrarie al non ricorso alle urne, dei deputati e senatori della Lega Nord, oltre che dell'eurodeputata Bizzotto e del senatore Filippi, che pur espulso da Bossi & c., non rinnega il passato: «... deciderò seguendo la mia coscienza e con un occhio alla linea della Lega».
Il nostalgico leghista Alberto Filippi viene però "smentito" dall'alter (ego) nato sempre a Vicenza ma membro del Gruppo senatoriale Io Sud- Forza del Sud, Alberto "Criscuolo" Filippi: «Capisco Napolitano e al suo posto avrei fatto gli stessi passi. È doveroso vedere se ci sono le condizioni per mandare avanti la legislatura e trovare l´uscita dalla crisi.». Non è, umanamente, facile mettere d'accordo le due personalità in conflitto dell'ondivago e gruppivago Filippi: "querelo, non querelo; l'ho detto ma non dica che l'ho detto; Berlato si deve dimettere se vendo subito il mio cis-terreno, mi dimetto io se non vendo; compro il Vicenza Calcio, non lo compro per colpa del vulcano indonesiano ...". Ma a mettere una toppa all'italiana (peggiore dello sbrego) ci pensa un'altra delle frasi (confuse) che abbiamo riportato in ordine sparso (ma messe insieme nella sequenza originale non danno certo un quadro diverso delle "filippiche"): «Ciò non significa che io sia d´accordo con la soluzione Monti: deciderò seguendo la mia coscienza ...». Beh, una speranza rimane in questo baillame, la coscienza. Speranza che si fa fatica a riporre in quella Cima(n) di coerenza che è Calearo, entrato nella casta come Pd, poi Rutelliano, poi "responsabilmente" convertitosi al berlusconismo raccattandone un incarico ... economico. Leggiamo, infatti, sempre sul GdV: "Ieri ha votato la legge di Stabilità , ha criticato la gestione economica ‘statalista' di Tremonti, dicendosi pronto a sostenere un governo Monti... «Non c´è scelta: Monti è l´uomo giusto per la transizione, mi auguro che formi un governo di tecnici veri e non di politici mascherati”»". Al posto dei leader politici?, gli chiede l'intervistatore. «Andrei a casa: è colpa di questi signori se siamo piombati in questa crisi. Imparino dai nostri sindaci: due mandati e poi a casa». Commenti? Questa volta dobbiamo ringraziare il divertito (e bravo) cronista de Il Giornale di Vicenza, Marco Scorzato. Nella sua sintesi, prima, e nella sua domanda, poi, c'è il Massimo di quello che si potrebbe dire. Ma una domanda verrebbe di farla su Massimo Calearo Ciman: quando era presidente di Assindustria Vicenza e, poi, presidente nazionale di Federmeccanica, il nostro imprenditore simbolo aveva le "antenne" sempre così mobili come quelle che produce l'azienda (di famiglia)?
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